CURRICULUM LETTERARIO
Dott. Rachele Cinerari
rachele.cinerari@phd.unipi.it
Letteratura e matematica: contatti, interferenze, rielaborazioni
[L-FIL-LET/14]
Il progetto di ricerca dottorale – che si concentra su testi primonovecenteschi di lingua tedesca e francese – riguarda i rapporti tra letteratura e matematica, analizzati attraverso lo studio di alcuni testi che interrogano direttamente la questione, osservando come nei testi presi in esame la matematica venga utilizzata in senso metaforico come strumento di indagine della possibilità, e in che modo la letteratura sia uno strumento conoscitivo che agisce con strumenti e percorsi propri, in una continua tensione tra precisione e possibilità.
Supervisore: Prof. Stefano Brugnolo – Pisa
Dott. Jenna El Hilali
jenna.elhilali@gmail.com
Scambi interculturali nel Mediterraneo antico: cosmografia, letteratura e miti
[L-LIN/03]
Partendo da alcune figure di passatori “stranieri” che, dall’antichità al Rinascimento, hanno collegato, attraverso le loro “descrizioni”, vari luoghi e popoli del Mediterraneo, si osserva come il mito e la storia si compenetrino per fare della letteratura uno spazio di circolazione di idee, conoscenze e culture. Nell’area euromediterranea, la coesistenza di molteplici alterità, reali o simboliche, ha favorito per molto tempo la costruzione di un’identità plurale che permette sia di conoscere il mondo che di conoscere se stessi.
Così, nel XVI secolo, un diplomatico moro di origine andalusa dal destino avventuroso, adottato da Papa Leone X, che gli diede il suo stesso nome, Jean-Léon de Médicis, divenne un cosmografo per trascrivere in italiano la somma di conoscenze sull’Africa di cui era depositario grazie alla sua conoscenza di lingue, costumi e scienze sconosciute agli occidentali. Questo caso, che non è isolato, solleva ancora oggi nuovi interrogativi di fronte a un equilibrio geopolitico globale dominato dalle esclusioni e dall’oblio delle lezioni della storia.
Supervisore: Prof.ssa Antonietta Sanna – Pisa
Dott. Giulio Milone
giulio.milone@phd.unipi.it
Generational Hauntings: Forms and Ethicsof Domestic Trauma in the Contemporary Family Novel
[L-LIN/10]
Oggetto di questa ricerca è uno studio della fenomenologia e delle funzioni della rappresentazione di eventi traumatici nel family novel anglofono contemporaneo. L’analisi mira a riflettere sulla ricorrenza del topos dell’evento traumatico in storie che pongono al centro della narrazione un nucleo familiare e nelle quali episodi e situazioni letteralmente «indicibili» plasmano e influenzano le dinamiche di una famiglia lungo il corso di due o più generazioni. Servendosi degli studi e delle riflessioni critiche sul romanzo di famiglia sarà possibile verificare la persistenza e l’eventuale mutamento delle forme di questo sottogenere, soprattutto in relazione a narrazioni che coinvolgono i nuovi modelli familiari emersi negli ultimi decenni. Se al centro di questi romanzi il trauma da cui ogni famiglia viene segnata occupa una posizione di rilievo nell’economia del racconto, è opportuno riflettere sulle modalità in cui il racconto stesso viene strutturato e interrogarsi sulle sue finalità. Pertanto, al di là della riflessione sulle strategie rappresentative del trauma in racconti finzionali, in questa ricerca si tenterà di adottare un approccio attento anche alla funzione etico-morale che il trauma stesso riveste in queste narrazioni.
Supervisore: Prof.ssa Roberta Ferrari – Pisa
Dott. Giovanni Pontolillo
giovanni.pontolillo@phd.unipi.it
La rappresentazione del corpo e della sensibilità nei “Mémoires d’outre-tombe” di F.-R. de Chateaubriand
[L-LIN/03]
Il progetto di ricerca prevede uno studio sulla rappresentazione del corpo e della sensibilità nei “Mémoires d’outre-tombe” di François-René de Chateaubriand (1768-1848), uno dei più influenti autobiografi e memorialisti del XIX secolo. L’ambizione è di mettere in rilievo, attraverso procedure sistematiche di analisi filologica, retorica e stilistica, le relazioni tra la corporeità rappresentata nell’opera di Chateaubriand e gli aspetti della sensibilità riconoscibili in altre opere della tradizione delle scritture del sé di lingua francese, con una particolare attenzione per i testi autobiografici di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778).
Supervisore: Prof. Gianni Iotti – Pisa
Dott. Federica Scopsi
federica.scopsi@phd.unipi.it
Forme narrative distopiche nella letteratura ispanoamericana: origini e sviluppo
[L-LIN/06]
Il progetto intende ricostruire una sorta di genealogia della modalità narrativa distopica nella letteratura ispanoamericana, dal XIX secolo fino ai giorni nostri. Per quanto i paesi di quest’area non presentino una tradizione distopica affermata come quella angloamericana, partendo dal concetto di distopia in quanto rappresentazione finzionale e peggiorativa di una società esistente, è possibile individuare già in alcune opere di fine ‘800 e inizio ‘900 caratteristiche ascrivibili alla categoria distopica. In particolare, la pubblicazione di queste opere può essere relazionata con i primi fallimenti dei grandi progetti di costruzione degli stati nazionali dopo le indipendenze e con una critica al loro processo di modernizzazione basato sull’esempio europeo e statunitense. Con il tempo, in maniera paragonabile all’evoluzione che questa modalità narrativa ha avuto nella letteratura europea e nordamericana, la distopia ispanoamericana muta sia nella forma che nel contenuto, affrontando problematiche diverse a seconda dell’epoca e fondendosi con generi come la fantascienza o il poliziesco. In particolare, ciò che sembra discostarsi con il tempo dal paradigma classico di metà ‘900 è la descrizione di un futuro sempre meno lontano che finisce per coincidere con il presente del lettore. Il punto di partenza per l’analisi del corpus di narrativa, che terrà conto tanto delle caratteristiche formali dei testi, quanto della loro funzione critica, sarà la linea teorica sviluppatasi nell’ambito degli Utopian Studies, che individua una continuità tra i concetti di utopia e distopia.
Supervisore: Prof.ssa Alessandra Ghezzani – Pisa
CURRICULUM LINGUISTICO
Dott. Alessandro Aru
alessandro.aru@phd.unipi.it
Complex figures of speech: a cognitive pragmatic approach
[SSD L-LIN/12]
Il progetto di ricerca si propone di analizzare la complessità cognitiva delle figure retoriche composte (ad esempio, metafora ironica, metafora iperbolica, ecc.), ovvero espressioni non letterali formate da due o più figure retoriche che servono più di uno scopo e il cui significato non può essere ridotto a quello di una delle figure che formano il composto. Queste espressioni ricorrono frequentemente nel linguaggio quotidiano, ma finora hanno ricevuto meno attenzione in letteratura rispetto alle singole figure retoriche. La ricerca si concentra sull’ordine logico, psicologico e temporale di interpretazione all’interno di queste espressioni composte: una metafora ironica viene interpretata prima come metafora e poi come ironia, per esempio, o un’interpretazione è condizionata dall’altra, e se sì, come? L’ipotesi è che l’interpretazione effettiva di questi usi dipenda dal contesto, sia in termini di attrattori contestuali che di salienza contestuale. La premessa teorica, tuttavia, è che le singole figure non siano rappresentate nella mente come categorie rigide, ma piuttosto come spazi multidimensionali che includono insiemi flessibili di fattori che possono interagire in modo diverso in occasioni diverse per far emergere l’una o l’altra interpretazione. In definitiva, lo studio si concentra sulla verifica della capacità della mente umana di elaborare significati a più dimensioni: non solo dal letterale al metaforico, ma anche, ad esempio, dal letterale al metaforico all’iperbolico.
Supervisore: Prof.ssa Marcella Bertuccelli – Pisa
Dott.ssa Ana Luiza Oliveira De Souza
analuiza.desouza@phd.unipi.it
A Transitividade do Português como Língua de Herança na Itália. Processos de Aquisição, Activação e Reativação.
[L-LIN/09]
Il progetto ha come obiettivo quello di sviluppare la conoscenza teorica dei modelli di transitività che occorrono durante il processo di acquisizione/apprendimento del portoghese come lingua ereditaria. La ricerca adotta la prospettiva della Grammatica delle Costruzioni e della Linguistica Cognitiva e Funzionale usage-based e consiste nello studio qualitativo della produzione linguistica di bambini bilingui nella fascia di età compresa tra i 5 e i 13 anni che, vivendo in Italia, parlano portoghese come lingua ereditaria (lingua di origine). I dati sono estrapolati da registrazioni di interazioni orali che avvengono durante attività educative dell’associazione brasiliana Casa do Brasil em Florença, una scuola comunitaria situata nella città di Firenze. Obiettivo principale è, quindi, descrivere come, tra i profili di acquisizione, attivazione e riattivazione, i modelli di transitività del portoghese si manifestano nel contatto con l’italiano.
Supervisore: Prof.ssa Monica Lupetti – Pisa
Dott. Pietro Carlo-Maria Giusteri
pietrocarlo-maria.giusteri@phd.unipi.it
Per un Thesaurus delle lingue brittoniche: comparazione sincronica e diacronica delle attestazioni arcaiche
[L-LIN/01]
Il progetto si propone di indagare i rapporti fra i diversi dialetti del gruppo celtico insulare brittonico. In particolare, l’intento è quello di raccogliere in un corpus unitario e coerente le più antiche attestazioni delle lingue brittoniche (gallese, cornico, bretone) in modo da poter giungere a delle conclusioni riguardo l’epoca e le modalità della differenziazione tra le suddette varianti, mantenendo un occhio di riguardo per i fenomeni d’interferenza linguistica con lingue interne ed esterne al ramo celtico. La sistemazione delle attestazioni e delle relative traduzioni in un Thesaurus permetterà di analizzare a fondo i dati non solo da un punto di vista fonetico, fonologico e sintattico, ma anche semantico. Particolare rilevanza sarà data all’ipotesi dell’esistenza di un lungo periodo d’intercomprensibilità tra le parlate brittoniche insulari e continentali, incentivata dalla trasmissione di un patrimonio letterario comune.
Supervisore: Prof. Andrea Nuti – Pisa
Dott. Karim Lasri
karim.lasri@ens.psl.eu
Linguistic Generalization in Transformer-Based Pre-trained Language Models [L-LIN/01]
Real-valued vector representations of words and sentences are widely used to solve diverse natural language processing tasks. In recent years, transformer-based Neural language models have been largely adopted towards this end. Indeed, the representations they produce make it possible to obtain spectacular performances on a wide array of downstream tasks. This suggests that such models capture better the information contained in their input sentences that their predecessor, even without being explicitly supervised during their training. The nature of this information is still scarcely understood, as these models are mostly used as black boxes. Their decisions are hard to interpret, as the models generally have a great number of parameters (up to 10^12 for the most recent architectures). In this thesis, it is first proposed to investigate the extent to which representation produced by neural language models capture the structure of their input sentences. More generally, the goal of this thesis is to develop new diagnostic methods to evaluate the nature of linguistic representations acquired during training, in order to better understand the capacities of neural language models.
Supervisore: Prof. Alessandro Lenci
Dott. Francesca Pezzella
francesca.pezzella@phd.unipi.it
La pronuncia nell’Italiano L2: accuratezza e valutazione
[L-LIN/02]
Oggetto di studio della tesi è l’analisi delle deviazioni presenti a livello segmentale e soprasegmentale nella pronuncia dell’italiano da parte di un campione di apprendenti di italiano lingua straniera di livello B1, B2, C1 che hanno preso parte all’esame di produzione orale della Certificazione di Italiano Lingua Straniera (CILS) e parallelamente la valutazione delle stesse prove di produzione orale da parte di valutatori e di insegnanti di italiano come lingua seconda/straniera (L2/LS). L’obiettivo della ricerca è verificare la correlazione tra l’accuratezza della pronuncia misurata attraverso un’analisi strumentale e la valutazione impressionistica fornita sulla pronuncia da parte di valutatori e insegnanti attraverso griglie di valutazione olistiche e analitiche, esplorando il processo che guida la valutazione anche tramite il ricorso alla tecnica di elicitazione Thinking aloud. In altri termini, sulla base degli studi condotti principalmente sulla lingua inglese e mediante il ricorso al modello di percezione della pronuncia di Derwing e Munro (1995; 2020), si intende verificare il peso che i tratti devianti della pronuncia abbiano sulla valutazione della produzione orale, una prova tanto soggettiva, multidimensionale e difficile da giudicare.
Supervisore: Prof.ssa Francesca Gallina – Pisa