Il corso di dottorato DiLLeS accoglie studenti italiani e stranieri. Al momento, conta 35 dottorandi, di cui 6 in cotutela con altri corsi di dottorato in Europa e nel mondo.
CURRICULUM LETTERARIO
Dott.ssa Elena Bastianoni
elena.bastianoni@phd.unipi.it
La narrativa della pandemia a salvaguardia del patrimonio culturale: il caso della letteratura anglofona
[L-LIN/10]
Il presente progetto di ricerca esplorerà alcune delle rappresentazioni più significative del fenomeno pandemico nella letteratura anglofona, tracciando un percorso che si estenderà a partire dal XIX secolo fino alla contemporaneità. Considerando il concetto di memoria culturale formulato da Assmann e l’importanza delle digital humanities nella ripresa dal fenomeno pandemico, questo studio indagherà come la letteratura anglofona abbia rappresentato pandemie immaginarie o realmente accadute ricoprendo un ruolo fondamentale nella tutela del patrimonio culturale, in vista della creazione di un atlante della pandemia in formato digitale. Esaminando le opere di Margaret Atwood, Meg Mundell e Emma Donoghue, rispettivamente The Year of the Flood, The Trespassers e The Pull of the Stars, si tenterà di individuare nella letteratura anglofona di tema pandemico come un punto di osservazione privilegiato dal quale studiare il legame tra ecologia danneggiata e pandemia, con particolare attenzione all’ecocritica e al genere distopico. Indagando le nozioni di trauma e guarigione psicofisica, il progetto esplorerà il ruolo della letteratura anglofona di tema pandemico come un potente mezzo per diffondere consapevolezza del trauma inflitto dalla pandemia, offrendo soluzioni pratiche in momenti di crisi e promuovendo l’importanza di cooperazione e solidarietà, unitamente al rispetto per l’ambiente e la promozione di una pacifica coesistenza tra tutti gli esseri viventi che popolano la terra.
Supervisore: prof.ssa Biancamaria Rizzardi, prof. Fausto Ciompi
Dott. Angel Antonio De Oliveira Amata
a.deoliveiraamata@studenti.unipi.it
Reimagining Literature: A Comparative Analysis of Novels and Graphic Novels.
[L-LIN/10]
Il presente progetto si propone l’obiettivo di analizzare una selezione di opere dell’Ottocento letterario anglofono attraverso il medium delle graphic novels. La ricerca, che interseca i campi degli adaptation studies e dei comics studies, intende appuntare l’attenzione sul profondo legame tra il mondo letterario e quello del racconto grafico, dalle influenze moderniste dei primi decenni del Novecento al transmedia storytelling contemporaneo. Lo studio si focalizzerà su diversi aspetti di critica letteraria e analisi del testo: da un lato, esso consentirà di affrontare questioni di carattere teorico — semiotico e narratologico — che investono le problematiche connesse con il passaggio dal medium linguistico a un prodotto ibrido come la graphic novel, in cui s’intrecciano diversi linguaggi; dall’altro, permetterà di considerare le più ampie implicazioni culturali insite nell’appropriazione dei classici della letteratura, testi canonici appartenenti alla cultura highbrow più tradizionale, da parte di un genere inequivocabilmente ascrivibile, almeno fino a una certa altezza temporale, alla cultura popolare, che si è progressivamente conquistata una posizione centrale nel dibattito critico contemporaneo dai pronunciamenti di Umberto Eco fino ai cultural studies.
Supervisori: prof.ssa Roberta Ferrari, prof.ssa Sara Soncini
Dott. Alessia Guidi
alessia.guidi@phd.unipi.it
Pars construens della fantascienza al femminile: esperienze di confine, ibridismo ontologico e spazi dell’alterità
[L-LIN/10]
Il presente studio intende delineare le strategie retorico-comunicative, le valenze simbolico-archetipiche e le cifre stilistiche della letteratura utopico-distopica e fantascientifica a firma femminile appartenente al contesto anglo-americano della seconda metà del Novecento. Particolare attenzione sarà rivolta alla conformazione dei fictional worlds che, nel loro offrire prospettive alternative rispetto all’universo fenomenico, rivelano alcuni aspetti occulti del reale e dell’essere. Dopo un’attenta analisi intorno a scenari idilliaci o catastrofici di natura fantasiosa, proiettati nel futuro o estrapolati da tempi remoti, la ricerca si propone di ampliare gli orizzonti conoscitivi del lettore attraverso un’esplorazione del “paesaggio enigmatico” della mente del personaggio che mai prescinde dall’immaginario antropologico. In quest’ottica, l’indagine mira a rimarcare in modo chiaro l’interrelazione fra (ri)configurazione dell’identità, ibridismo ontologico e creazione di mondi paralleli. Riflettere sul rapporto tra novum, riproduzione e trasfigurazione della realtà e ricezione del testo consentirà sia di valorizzare le potenzialità critiche del genere fantascientifico a firma femminile, sia di esplorare le varie declinazioni dell’umano a partire da una prospettiva che tiene conto della complessità, delle omologie e al contempo della singolarità di ciascuno di noi.
Supervisori: prof.ssa Laura Giovannelli, prof.ssa Simona Beccone (docente esterno al dottorato)
Dott. Andrea Lupi
andrea.lupi@phd.unipi.it
“You must not deny the body”: Corporeal Encounters in T. S. Eliot’s Writings
[L-LIN/10]
Il presente progetto di ricerca intende esaminare la rilevanza della sfera corporea e della sua interazione con la realtà all’interno delle opere di T. S. Eliot, includendo la sua produzione poetica, critica e drammatica. Attraverso un’analisi di una selezione di testi primari e della relativa letteratura critica, il mio progetto dottorale sostiene l’esistenza di una correlazione tra corporeità e letteratura nel modernismo, e in particolare in Eliot, esplorata qui in termini sia critici che estetici. Facendo riferimento ad un’idea di corpo come elemento performativo e interrelazionale, il progetto contribuirà all’attuale rivalutazione e rilettura dell’opera eliotiana, restituendo un’ulteriore chiave di lettura, fino ad ora solo parzialmente riconosciuta dalla critica, e facendo luce sulla complessità e pluralità di esperienze e temi mediati dal corpo, tra cui l’epistemologia, il genere e la sessualità, il rapporto con il non-umano. Ci si interrogherà quindi su come Eliot si relazioni con la questione della corporeità nei suoi scritti, su quale comprensione del rapporto tra corpo e mondo ne emerga, e in che modo l’autore interagisca con il dibattito culturale e scientifico a lui contemporaneo circa la natura e il funzionamento del corpo.
Supervisori: prof.ssa Laura Giovannelli, prof. Fausto Ciompi
Dott.ssa Caterina Russo
caterina.russo@phd.unipi.it
L’esilio nella letteratura spagnola del Secolo d’Oro
[L-LIN/05]
Il progetto di ricerca intende offrire uno studio sull’esilio nella produzione letteraria del Secolo d’oro spagnolo, in relazione alla categoria del destierro. In prima istanza si definisce lo stato dell’arte dell’esilio come tema letterario, a partire dagli strumenti forniti dalla critica tematica. In seguito, si fissa l’oggetto della ricerca, delimitando una serie di categorie funzionali per l’analisi critica dei casi letterari di riferimento. Infine, viene presentato il corpus testuale, indicando i risultati attesi della sua analisi in chiave tematica. Per quanto riguarda il tema, il termine destierro (privazione della terra, come dimostra il suffisso proprietario des-), fa riferimento all’istituzione giuridica, di evidente carattere coercitivo, che prevedeva un allontanamento spaziale dal luogo di residenza, per ristabilire l’equilibrio dei poteri. Attualmente, si evidenzia la mancanza di uno studio tematico relativo a questa modalità del tema. Si tenterà, quindi, di offrire un’analisi critica degli aspetti più puramente filologico-letterari, ma da una prospettiva globale e trasversale che possa, inoltre, toccare diversi settori di ricerca (ad esempio questioni di carattere socioculturale o politico-filosofico).
Supervisori: prof. Enrico Di Pastena, prof.ssa Federica Cappelli
CURRICULUM LINGUISTICO
Dott. Matteo Berni (XXXVII ciclo)
matteo.berni@phd.unipi.it
[L-LIN/09]
I lusismi in italiano dal XVI secolo ai giorni nostri
La mia ricerca utilizza i lusismi attestati nei principali dizionari monolingui dell’italiano e del portoghese, risalenti a un arco cronologico che va dal XVI secolo ai giorni nostri, per ricostruire i fenomeni storici che hanno comportato il contatto tra queste due lingue romanze durante questo periodo di tempo. La frequenza di lusismi selezionati in corpora dell’italiano sarà comparata con la frequenza dei rispettivi etimi in corpora del portoghese tramite SketchEngine. Ulteriori nozioni sulle fonti testuali dei prestiti saranno approfondite per mezzo di studi filologici sui testi e sui loro autori. Successivamente, saranno comparati i lemmi del lusismo e dell’etimo in dizionari monolingui per identificare le accezioni più frequenti di ciascun termine nelle due lingue a contatto. Sarà tenuta in considerazione ogni variante distopica del portoghese; tuttavia, l’italiano sembra aver accettato un maggior numero di prestiti dalla variante brasiliana rispetto a quella europea, come dimostrato dall’alta frequenza di cognomi italiani presso la popolazione brasiliana e dalla diffusione del dialetto veneto “Talian” nella zona del Rio Grande meridionale, per un totale di 500.000 parlant. Dunque, diverse fasi e tipologie di contatto linguistico saranno analizzate col supporto di fonti storiche, corpora, e una ricostruzione filologica dei testi in portoghese brasiliano risalenti a questo arco cronologico. Questo studio integra gli studi di linguistica areale della tradizione romanistica con una nuova prospettiva sul contatto tra la cultura italiana e quella portoghese, separate da una significativa distanza geografica, e sui contatti tra domini linguistici della Románia con aree linguistiche della Románia Nuova.
Supervisore: prof.ssa Monica Lupetti.
Dott.ssa Paola Esposito
paola.esposito@phd.unipi.it
Il futuro tra temporalità e modalità: i percorsi della tipologia diacronica
[L-LIN/01]
Il progetto si propone di analizzare, nell’ottica della tipologia diacronica, la grammaticalizzazione della morfologia del futuro in arabo classico e in alcune varietà arabe del Maghreb. A fronte dei processi di grammaticalizzazione attualmente riconosciuti in tale ambito di studi, sarà vagliata la possibile esistenza di percorsi alternativi, con particolare riferimento alle fonti lessicali da cui le lingue sviluppano la morfologia del futuro. A tale scopo, l’indagine prevede un ampliamento della base dei dati sia sull’asse diatopico che su quello diacronico, attraverso l’inclusione di varietà per lo più sottorappresentate negli studi tipologici condotti su questo argomento. L’obiettivo sarà perseguito prestando particolare attenzione alle funzioni modali che possono essere codificate dai morfemi di futuro: tali funzioni costituiscono una fondamentale indicazione per far luce non solo sui meccanismi semantici che soggiacciono allo sviluppo di valori futurali, ma anche sulla natura di questa categoria linguistica intrinsecamente ambigua.
Supervisori: prof. Francesco Rovai, prof. Daniele Mascitelli (docente esterno al dottorato)
Dott.ssa Agnese Lombardi
agnese.lombardi@phd.unipi.it
Neural Language Model arricchito con rappresentazioni di semantica lessicale e implicazioni cognitive
[L-LIN/01]
Il progetto ha lo scopo di creare un Neural Language Model basato su Transformer che arricchisce le rappresentazioni semantiche che vengono acquisite automaticamente durante l’addestramento, con informazioni di semantica lessicale. Le rappresentazioni arricchite saranno costruite utilizzando dei grafi che estraggono le informazioni da corpora parsificati, usando le dipendenze sintattiche come approssimazioni delle proprietà semantiche. L’ipotesi è che queste rappresentazioni arricchite determinino un miglioramento nell’elaborazione di task che richiedono una complessa composizionalità semantica. Il modello verrà, successivamente, ritoccato in modo da eseguire task con diverse possibili applicazioni reali. Infine, il modello verrà valutato proprio nell’elaborazione di diversi task linguistici, comparandone la performance con quella dei parlanti sugli stessi task.
In generale, il progetto, vuole apportare un contributo allo stato dell’arte su tre prospettive. Prima tra tutte, quella computazionale, migliorando il modo in cui questi modelli gestiscono la composizionalità semantica. La seconda è quella linguistica, perché il progetto si propone di chiarire come le proprietà semantiche considerate interagiscono tra di loro e come vengono utilizzate dai parlanti per il completamento di task morfosintattici. L’ultima prospettiva è quella cognitiva, in quanto la correlazione tra i risultati collezionati dal modello e quelli raccolti dai parlanti, ci permetterà di definire se il modello può essere considerato anche un modello cognitivo di processamento del linguaggio naturale.
Supervisori: prof. Alessandro Lenci, prof.ssa Domenica Romagno
CURRICULUM LETTERARIO
Dott. Pierpaolo Amenta
p.amenta@studenti.unipi.it
Tradurre il Marocco letterario di espressione francese tra XX e XXI secolo: Elisa Chimenti, Driss Chraïbi e Mahi Binebine. Per uno studio sull’eterolinguismo e sulla fraseologia transculturale.
[L-LIN/03]
Il presente progetto di ricerca si prefigge l’obiettivo di mettere in risalto le modalità con cui, nel processo traduttivo, l’eterolinguismo e il contatto tra lingue e culture genera un arricchimento linguistico-culturale nell’idioma d’arrivo, segnatamente in italiano per mezzo della comparazione con lo spagnolo e l’inglese.
L’oggetto di studio è un corpus basato sulla scrittura di alcuni autori le cui opere si collocano nella produzione letteraria marocchina d’espressione francese. Il corpus comprende tre autori appartenenti a tre generazioni distinte: Elisa Chimenti (1883-1969), Driss Chraïbi (1926-2007) e Mahi Binebine (1959- ), e sarà studiato in una prospettiva essenzialmente traduttologica e di per sé transdisciplinare, attingendo principalmente alla letteratura comparata differenziale, alla sociolinguistica del contatto e alla fraseologia. Si tratterà pertanto di indagare in diacronia, per mezzo della comparazione e in taluni casi della genetica dei testi e delle traduzioni, le modalità con cui le porzioni di testo eterolingue sono state testualizzate e successivamente tradotte nelle altre lingue di ricezione, prestando particolare attenzione agli inserti lessicali e ai fraseologismi che attestano interferenze linguistiche e culturali. Ove possibile si tenterà di prendere in considerazione le alterità linguistiche e culturali rimaste intrappolate nel testo fonte.
Supervisore: Prof.ssa Antonietta Sanna – Pisa
Dott. Alessio Baldini
alessio.baldini@phd.unipi.it
Le poème en prose et la presse en France de 1842 à 1900
[L-LIN/03]
Il presente progetto di ricerca intende studiare le forme e le evoluzioni del poema in prosa in Francia in seno alla stampa letteraria e generalista dal 1842 al 1900. Genere la cui definizione permane complessa e controversa, il poème en prose si rivela il sintomo delle nuove pratiche scrittorie in voga a partire dalla seconda metà del secolo XIX. È, infatti, comunemente riconosciuta la significativa fortuna che conoscono in questa cornice cronologica i periodici come veicolo di profusione di testi letterari, sancendo altresì la nascita di una variegata serie di modelli testuali che fanno della poesia in prosa la propria cifra stilistica. Seguendo l’approccio storico-letterario, il nostro studio si propone di posare uno sguardo d’insieme sugli oggetti (i temi) e sui soggetti (gli autori) del poema in prosa, tra il 1842, anno della pubblicazione del Gaspard de la Nuit di Aloysius Bertrand, e il 1900, anno di pubblicazione di Connaissance de l’Est di Paul Claudel, approdo finale della formazione del genere. Il presente studio, redatto in lingua francese, tenterà di ricostituire la storia del poème en prose seguendo una doppia metodologia critica: da una parte, prendendo in considerazione il ruolo della stampa, parigina e periferica, sul poema in prosa; dall’altra, conducendo uno studio filologico di un composito corpus testuale integrato da testi tuttora inediti.
Supervisore: Prof.ssa Gianni Iotti – Pisa
Dott. Andrea Bianchini
andrea.bianchini@phd.unipi.it
Deseja-se Mulher + S.O.S. = El Uno Il teatro luso-spagnolo di Almada Negreiros, tra autotraduzione e filologia d’autore.
[L-LIN/08]
Il mio progetto di Dottorato si propone di ricostruire la filiazione dei testi teatrali in cui Almada Negreiros diede forma alle riflessioni sui concetti di “direzione unica” e “tragedia dell’unità”. L’autore, dopo il quinquennio madrileno (1927-1932), torna a Lisbona con molto materiale di un’opera che non pubblicherà mai: El Uno, Tragedia documental de la colectividad y el individuo, scritta in castigliano (con inserti portoghesi). Tutto questo materiale inedito concorre – e soggiace – a due pièce pubblicate in portoghese: Deseja-se Mulher (1959) e S.O.S. (1935). La mia ricerca verterebbe proprio su quel “soggiace”, dato che gli studi ad oggi effettuati non stabiliscono unanimemente quale delle tre opere sia stata scritta prima, né in quale lingua originale. Per ciò, tenterò di proporre la constitutio textus di El Uno e investigherò il modo in cui l’autore lavorava la lingua attraverso processi di autotraduzione e di “code switching”.
Supervisore: Prof.ssa Valeria Tocco – Pisa
Dott.ssa Sara Manzi;
sara.manzi@phd.unipi.it
Il canto della poesia rock in Unione Sovietica
[L-LIN/21]
Il presente studio si propone di analizzare gli elementi tipologici del testo cantato nella cultura tardo-sovietica, con particolare riferimento agli esordi della poesia rock negli anni Ottanta. La riflessione riguarderà una scelta di autori dell’epoca, tra cui Aleksandr Bašlačev, Egor Letov e Janka Djagileva. Queste voci indipendenti rappresentano un fenomeno artistico non conformista originale sviluppatosi nel contesto culturale dell’underground sovietico. La poesia rock non va intesa come protesta politica o ribellione al sistema, come spesso si è configurata nelle sue narrazioni occidentali. Le istanze dei poeti rock sovietici trascendono spesso il piano politico dissidente, per configurarsi come espressione libera artistica capace di recuperare le istanze più profonde della tradizione letteraria e della cultura popolare. La presente indagine intende contribuire alla mappatura sistematica del fenomeno, costituendo parte integrante del progetto di ricerca “Voci libere in URSS” (1953-1991), sviluppato dall’Università di Pisa in sinergia con l’Università di Firenze e con il coinvolgimento di enti e ricercatori internazionali. Avvalendosi del supporto editoriale della Firenze University Press, parte dell’attività sarà rivolta alla implementazione e pubblicazione digitale dei risultati della ricerca.
Dott.ssa Cecilia Martino
cecilia.martino@phd.unipi.it
Per un’analisi linguistica del testo poetico: il modello di M. V. Panov nel contesto della scienza letteraria sovietica del secondo Novecento.
[L-LIN/21]
Il presente progetto si propone l’obiettivo di approfondire il pensiero teorico e storico-letterario di Michail Viktorovič Panov (1920-2001). Annoverabile fra i maggiori protagonisti della linguistica sovietica, lo studioso ha coperto con le sue versatili ricerche un vasto numero di settori della scienza del linguaggio, inglobando nel suo campo di indagine anche quello specifico terreno linguistico in cui la lingua assume una funzione estetica e funge da materiale dell’arte verbale. Particolare attenzione sarà rivolta al modello di analisi del testo poetico da lui tratteggiato negli studi sulla lingua della poesia russa dei secoli XVIII-XX, che verrà collocato al centro di un raffronto con gli ulteriori approcci d’analisi proposti in questo ambito di studi da alcune delle figure di spicco della scienza letteraria sovietica attive, come M. Panov, nel periodo di rifioritura delle indagini linguistico-strutturali di derivazione formalista fra gli anni Sessanta e Ottanta del Novecento (V. Vinogradov, Ju. Lotman, B. Uspenskij, L. Ginzburg, M. Gasparov). Proseguendo la riflessione intorno a quella linea di studi del ‘fatto letterario’ che dà specifico rilievo all’istanza testuale e alla sua dimensione linguistica, la ricerca conta di poter ampliare la griglia di riferimenti e strumenti d’indagine necessari a maturare uno sguardo interno sull’opera letteraria più specifico e consapevole.
Supervisore: Prof. Marco Sabbatini – Pisa
Dott.ssa Roberta Narcisi
roberta.narcisi@phd.unipi.it
Cuerpos ausentes que vuelven de la llanura: análisis comparativo de obras teatrales sobre la desaparición forzada en los países hispanos durante los siglos XX y XXI
[L-LIN/05]
Il progetto di ricerca si propone di analizzare una selezione di opere teatrali scritte durante e dopo i gravi periodi di conflittualità sociale nel corso del XX-XXI secolo in Spagna, Colombia, El Salvador, Messico, Bolivia, Cile e Argentina, e che si incentrano sulla tematica della desaparición forzada de personas, pratica violenta e illegale ricorrente nel periodo e nei paesi indicati. L’obiettivo principale è analizzare, attraverso un approccio comparativo, le principali strategie utilizzate dai drammaturghi nel rappresentare ed evidenziare situazioni collegate con la violenza politica, il trauma e l’assenza delle vittime e spesso occultate dai discorsi ufficiali. Data la complessità del tema scelto, verranno adottate varie prospettive critiche e combinati diversi strumenti metodologici. Inizialmente, si realizzerà una analisi contestuale dei principali avvenimenti storico-politici e culturali, necessaria per poter differenziare le accezioni di violenza politica e desaparición forzada e inquadrare successivamente gli orientamenti teatrali ed estetici. La prospettiva critico-culturale dei Trauma Studies e gli studi recenti su memoria e posmemoria verrà applicata ai vari contesti drammaturgici con l’obiettivo di esaminare la funzione militante del teatro nella transcodificazione di tale esperienza traumatica e la comunicazione intergenerazionale nei paesi di interesse. La prima parte della ricerca sarà necessaria per sviluppare l’analisi delle opere selezionate all’interno di un panorama teatrale generale. Nel nucleo del lavoro si ricorrerà a una doppia metodologia: un’analisi testuale e drammaturgica e un’analisi critico-comparativa, con l’obiettivo di mettere in luce le specifiche linee tematiche e le scelte stilistiche adottate da drammaturghi di varie generazioni che, in contesti diversi, hanno lavorato su un complesso tema in comune.
Supervisore: Prof. Enrico Di Pastena – Pisa
Dott. Lorenzo Santi
lorenzo.santi@phd.unipi.it
Fenomenologie e declinazioni della narrativa distopico-speculativa in Sudafrica, dagli anni dell’apartheid sino alla contemporaneità.
[L-LIN/10]
Scopo del presente progetto è condurre uno studio delle fenomenologie e dell’evoluzione della narrativa distopico speculativa nel Sudafrica anglofono, a partire dagli anni in cui era ancora in vigore il regime dell’apartheid (1948 1990) sino alla contemporaneità, individuandone tematiche, componenti strutturali e cifre stilistiche. Questa analisi permetterà di evidenziare come, attingendo alla scrittura utopico-distopica, speculativa e apocalittica, autori sudafricani di varie etnie abbiano rivisitato e fatto proprio un genere letterario specificamente occidentale, capovolgendone paradigmi e strategie. Al tempo stesso, si rifletterà sulla stretta relazione che nella letteratura sudafricana recente intercorre tra history e fiction, mimesi e trasfigurazione (immaginaria, allegorica, fantastica) in una serie di opere confluenti in questa macrocategoria. Meditare sul rapporto tra testo, declinazioni utopico-distopiche ed extratestualità consentirà sia di sperimentare e affinare un approccio metodologico di tipo interdisciplinare e intersezionale, sia di valorizzare il potere dialettico e comunicativo di una produzione letteraria non ancora passata al vaglio in modo capillare.
Supervisore: Prof.ssa Laura Giovannelli – Pisa
CURRICULUM LINGUISTICO
Dott.ssa Serena Auriemma
serena.auriemma@phd.unipi.it
Sviluppo di applicazioni per l’analisi semantica e l’accesso intelligente ai documenti della Pubblica Amministrazione con tecniche di linguistica computazionale basate su Neural Language Models.
[L-LIN/01]
Il presente progetto di ricerca si pone come obiettivo la realizzazione di un Neural Language Model basato su Transformer e specializzato nell’analisi semantica di documenti relativi all’ambito della Pubblica Amministrazione. Per la costruzione del suddetto Language Model saranno adoperati algoritmi di Deep Learning, applicati su corpora di dominio, che permetteranno al modello di apprendere, attraverso una prima fase di addestramento non supervisionato, una conoscenza semantico-probabilistica della lingua. Grazie alla compatibilità del Transformer con i metodi di transfer learning, quali, ad esempio, il fine-tuning o il few-shot learning, la competenza linguistica raggiunta dal modello pre-addestrato sarà reimpiegata e specializzata per lo svolgimento di diversi tipi di compiti di NLP (question answering, named entity recognition, topic modeling, document classification, etc.). Durante questa seconda fase di addestramento supervisionato saranno impiegati dati annotati e risorse linguistiche create appositamente per l’addestramento del modello. Infine, saranno valutate le performance del modello in ciascuno dei diversi tipi di task per i quali sarà stato addestrato. Scopo finale del progetto sarà l’integrazione del LM in un sistema di gestione documentale per la Pubblica Amministrazione, realizzato in collaborazione con l’azienda 01Semplice S.r.l., proprio al fine di agevolare il processo di transizione digitale intrapreso negli ultimi anni dagli enti della PA italiana.
Supervisore: Prof. Alessandro Lenci (Pisa)
Dott.ssa Giuditta Avano
giuditta.avano@phd.unipi.it
Acquisizione e attrito dialettale nel contesto delle varietà regionali di italiano: studi su Gorgia Toscana e Gorgia Enfatica
[L-LIN/01]
Il presente studio, di carattere sociofonetico, si pone l’obiettivo di osservare i fenomeni di attrito e acquisizione di tratti dovuti al contatto non tra due lingue ma tra due varietà di lingua, tramite l’osservazione dell’acquisizione e dell’attrito di due tratti tipici dell’italiano regionale toscano: la Gorgia Toscana (GT) e la Gorgia Enfatica (GE). Lo studio, in particolare, si interroga sul modo in cui i fattori sociolinguistici e linguistici possono influenzare il processo di attrito della GT e della GE, analizzando il parlato di soggetti trasferitisi da Firenze in altre aree d’Italia. Similmente esso indaga il processo di acquisizione dei due tratti tramite l’analisi del parlato di soggetti che si sono trasferiti a Firenze da altre aree regionali. La ricerca mira a comprendere cosa accade a livello microscopico quando due varietà della stessa lingua, mutualmente intelligibili, entrano in contatto; permette inoltre di ampliare le conoscenze sulla GT e sulla GE sia a livello linguistico sia sociolinguistico.
Supervisore: Prof.ssa Giovanna Marotta – Pisa
Dott.ssa Roberta Bianca Luzietti
roberta.luzietti@phd.unipi.it;
Archivi orali e mutamento vocalico: nuove frontiere interdisciplinari
[L-LIN/01]
Il progetto si propone di creare un corpus di fonti orali storiche digitalizzate, da analizzare in chiave sociofonetica in merito alla variazione linguistica dei vocalismi nell’italiano regionale, in particolare veneziano e romano, in diacronia apparente e reale. Il lavoro propone inoltre di valorizzare l’apporto degli archivi sonori per l’analisi del parlato spontaneo e semi-spontaneo, andando quindi a integrare l’analisi della variabilità sociofonetica dell’italiano. Poter accedere a materiale orale, testimone degli usi e delle espressioni del passato, a partire dalla metà del Novecento, crea l’opportunità di un lavoro realmente interdisciplinare, di studiare i mutamenti linguistici nel loro svolgersi, mettendo a confronto e riallineando situazioni linguistiche differenti.
Supervisore: Prof.ssa Silvia Calamai – Siena
Dott. Filippo Saettoni
filippo.saettoni@phd.unipi.it
Analisi della vaghezza linguistica all’interno di due corpora di inglese contemporaneo
[L-LIN/12]
Nonostante sia un aspetto centrale della comunicazione – specialmente di quella orale e informale – poca attenzione è stata data al linguaggio vago nel corso del XX secolo e solo alcuni linguisti (G. Lakoff, D. Crystal & D. Davy, M. Overstreet) si sono dedicati esplicitamente all’argomento. Tuttavia, dagli ultimi anni ’90, sempre più studiosi (J. Channel, J. Cutting, P.G. Sabet & G. Q. Zhang) hanno iniziato a riconoscere l’importanza del linguaggio vago negli scambi comunicativi. In quest’ottica, la ricerca sarà condotta in due fasi distinte di lavoro per mezzo degli strumenti forniti dalla linguistica dei corpora e adottando una prospettiva sociolinguistica. Mentre la prima parte si concentrerà su un’analisi corpus-driven delle espressioni vaghe all’interno della sezione parlata del British National Corpus, la seconda parte indagherà come l’uso del linguaggio vago varia, sia quantitativamente che qualitativamente, attraverso 12 varietà nazionali di inglese (recuperate grazie all’International Corpus of English).
I risultati delle analisi potranno fornire dati interessanti da utilizzare nella didattica dell’inglese come lingua straniera; infatti, una maggiore consapevolezza su come usare la vaghezza linguistica potrà offrire agli studenti di inglese un repertorio più ampio da cui scegliere, in modo tale da comunicare in modo naturale ed efficace in una vasta gamma di situazioni e contesti diversi.
Supervisore: Prof.ssa Silvia Bruti – Pisa
Dott. Daler Tashkhuzhaev
daler.tashkhuzhaev@phd.unipi.it
L’interferenza linguistica nell’apprendimento dei verbi inaccusativi nell’italiano L2 degli studenti russofoni
[L-LIN/02]
Il presente progetto di ricerca si propone di indagare le potenziali implicazioni dell’intransitività scissa sull’acquisizione della sintassi verbale dell’italiano L2 da parte degli apprendenti russofoni. Anche se entrambe le lingue dispongono di verbi inaccusativi, la loro distribuzione e le loro caratteristiche morfosintattiche possono variare notevolmente, causando potenziali fenomeni di interferenza linguistica. Questo studio mira a mostrare in che modo gli errori nella selezione dell’ausiliare dei verbi intransitivi italiani che si riscontrano nella produzione linguistica degli apprendenti russofoni possono essere spiegati sulla base delle differenze nella rappresentazione morfosintattica dell’intransitività scissa nelle due lingue. Applicando il metodo dell’analisi contrastiva ai dati sperimentali forniti dagli apprendenti russofoni dell’italiano L2, questo progetto intende studiare la potenziale applicazione dell’ipotesi di inaccusatività (unaccusative hypothesis) nell’insegnamento dell’italiano L2.
Supervisore: Prof.ssa Francesca Gallina – Pisa
CURRICULUM LETTERARIO
Dott. Marta Capossela
marta.capossela@phd.unipi.it
La trasfigurazione del testo in V. Šklovskij: dalla forma letteraria al medium cinematografico
[L-LIN/21]
Nella cornice delle teorie elaborate dai formalisti russi in ambito letterario e cinematografico negli anni ’20 e ’30 del Novecento, il progetto si propone di indagare il processo di adattamento in sceneggiatura e conseguente ekranizacija (trasposizione cinematografica) di un’opera della letteratura russa classica. L’analisi critica e filologica ripercorrerà le intuizioni metodologiche di Viktor Borisovič Šklovskij (1893-1984), tra i fondatori del metodo formale e tra i primi teorici ad individuare le potenzialità espressive e comunicative del cinema e a sottolinearne il carattere di pura scrittura audiovisiva, “una scrittura sincretica costituita da un singolare intreccio di parola e immagine”.
Supervisore: Prof. Marco Sabbatini – Pisa
Dott. Santa Vanessa Cavallari
s.cavallari1@studenti.unipi.it
À la croisée entre Self-translation Studies et Cultural Studies. Auto-traduction et production translingue dans l’émigration féminine dissidente au XXe Siècle.
[L-LET03]
Il progetto di ricerca mira ad approfondire autotraduzione e creazione letteraria translingue come manifestazioni della nascente consapevolezza femminista nel XX secolo. Calata nella dimensione della migrazione e dell’esilio, questa letteratura femminile underground solleva forme di scrittura specifiche quali l’(auto)biografia autotradotta e la traduzione a quattro mani, ricorrendo a precisi fenomeni linguistici (code-mixing e translinguismo). La ricerca indaga valore e significato di tali scelte mediante un corpus di scrittrici che abbraccia tre realtà politiche: Russia sovietica, Italia fascista e movimento per l’indipendenza portoricana. Questo permetterà di avvalorare la tesi con un’analisi letteraria estesa su tutto il secolo e condotta su uno spettro linguistico diversificato. Lo scopo è quello di riportare alla luce una fetta di letteratura dissidente caduta in oblio, ma che attraverso la pratica autotraduttiva associata alla condizione dell’esule – non solo strettamente politico ma in senso lato anche sociale – contiene già in nuce l’approccio alla parità di genere tanto discussa in era moderna.
Supervisore: Prof. Antonietta Sanna – Pisa
Dott. Federica Pietrapertosa
federica.pietrapertosa@phd.unipi.it
Linee postmoderne: identità rizomatiche nel teatro di Bernard-Marie Koltès
[L-LIN/03]
Collocato nel solco degli studi che guardano agli esiti letterari dello spatial turn, il progetto intende considerare come e in quale misura l’analisi della scrittura teatrale contribuisca ad arricchire le riflessioni sullo spazio che interessano la letteratura e gli studi culturali sul finire del Novecento. Indagando i luoghi e le relazioni spaziali nell’opera del drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès, la ricerca mira a comprendere come l’affermarsi di un’idea reticolare di spazio, agendo sui concetti di identità e alterità, generi soluzioni – drammaturgiche – specifiche, indicatrici di un rinnovato rapporto tra letteratura e società. La dissoluzione dell’immagine della Storia come linea progressiva vede lo sgretolarsi dei grandi racconti legittimatori secondo quella che è stata definita una “logique sous forme d’archipel”. Gli elementi che la compongono, non più costretti nel tracciato di una linea retta, configurano raccordi aperti ad una molteplicità di possibilità e direzioni. Koltès è oggi considerato tra i più significativi autori europei in grado di sintetizzare, nella sua scrittura, i cambiamenti e le sfide che attraversano la letteratura e la cultura francese – e occidentale – alla fine del XX secolo. Il corpus della tesi sarà costituito dalla totalità delle sue pièces. In virtù della natura eminentemente letteraria del suo teatro, riferimenti ai componimenti di carattere diverso (narrativo e misto) si renderanno comunque necessari.
Supervisore: Prof. Antonietta Sanna – Pisa
Dott. Valerie Tosi
valerie.tosi@phd.unipi.it
Vite immaginarie: Charles Dickens come ‘personaggio palinsesto’ nella letteratura australiana
[L-LIN/10]
Il progetto si propone di indagare la finzionalizzazione della figura di Charles Dickens nella letteratura australiana contemporanea, attraverso un approccio multidisciplinare che attinge dalla teoria postcoloniale, dagli studi più recenti nell’ambito della World literature e dai Neo-Victorian Studies. Partendo da una ricostruzione storica della creazione del ‘Dickens Myth’ in Australia, si intende esplorare come gli autori australiani hanno recepito, elaborato, decostruito e riplasmato la figura storica, autoriale e romanzesca di Dickens nelle loro opere. Recenti studi focalizzati sul biographical turn nella narrativa neovittoriana hanno dimostrato che nei romanzi apparsi nelle ultime decadi figure storiche di rilievo sono state spesso rappresentate come personaggi ‘anacronistici’ dall’identità composita. Il progetto intende quindi esplorare come gli autori australiani contemporanei abbiano trasformato Dickens in un ‘personaggio palinsesto’ attorno al quale sviluppare narrative incentrate su problematiche storiche, etiche ed estetiche rilevanti nell’epoca attuale e a livello transnazionale. L’indagine terrà necessariamente in considerazione le interazioni tra le biografie letterarie e le biofictions incentrate sulla figura di Dickens apparse tra XX e XXI secolo in Gran Bretagna e Australia.
Supervisore: Prof. Biancamaria Rizzardi – Pisa
CURRICULUM LINGUISTICO
Dott. Chiara Cernicchiaro
chiara.cernicchiaro@phd.unipi.it
Zum DaF-Erwerb der Konstituentenabfolge im deutschen Mittelfeld
[L-LIN/14]
Il progetto di ricerca ha come oggetto di indagine l’ordine dei costituenti nel Mittelfeld (MF) della frase tedesca in ottica di didattica DaF (Deutsch als Fremdsprache). Il MF è il campo sintattico interposto tra le due parti del complesso verbale discontinuo che, secondo l’analisi proposta dal modello topologico, incornicia la frase creando la cosiddetta Satzklammer (parentesi frasale). Nel MF si sussegue un numero imprecisato di sintagmi secondo cospicue varianti combinatorie, determinate sia da fattori strutturali e sintattico-semantici che dalla struttura informazionale sottesa alla frase, condizioni che definiscono il grado di marcatezza nonché di accettabilità grammaticale della proposizione. L’ordine dei costituenti nel MF può risultare di difficile comprensione per discenti DaF che, a seconda della L1 o eventuali L2, non sempre sono in grado di individuarne con chiarezza i meccanismi, con possibili conseguenze in un’adeguata comprensione del testo e produzione scritta congrua con l’intento comunicativo. L’indagine, condotta su un corpus costituito da produzioni scritte e orali di studenti di tedesco L2 e dai risultati di test concepiti ad hoc, intende individuare – sulla scorta delle regole formali che determinano la successione dei costituenti nel MF e in considerazione delle variabili pragmatiche e comunicative che possono influenzarla (es. struttura tema-rema o distinzione Fokus-Hintergrund) – la modalità di apprendimento dell’ordine dei costituenti nel MF da parte di discenti universitari di tedesco L2, anche nel confronto tra momenti di ricezione e produzione del testo, al fine di delineare metodologie e tecniche efficaci per la didattica della Wortstellung e della sintassi del tedesco.
Supervisore: Prof. Marina Foschi – Pisa
Dott. Ludovica Cerini
ludovica.cerini@phd.unipi.it
Modelli computazionali di Metaphor Detection per l’analisi di metafore concettuali
[L-LIN/01]
L’obiettivo del progetto di ricerca è analizzare come le metafore concettuali si formano e si standardizzano nel linguaggio, oltre che analizzare i meccanismi cognitivi che ne permettono il loro riconoscimento e ne motivano l’uso. Le metafore concettuali rappresentano un meccanismo mentale particolarmente rilevante, poiché riconosciute come un processo che aiuta nella comprensione di concetti astratti, insieme alle immagini mentali le metafore concettuali modellano la percezione umana. All’interno del contesto comunicativo dei social network, e più in generale del web, è possibile osservare come le metafore siano ampiamente utilizzate e come esse variano di intensità e significato a seconda del contesto socio-culturale in cui vengono prodotte. All’interno del progetto dati linguistici e multimodali verranno analizzati con modelli computazionali al fine di ritrovare l’approccio più efficiente per l’identificazione automatica delle metafore. La Metaphor Detection rappresenta infatti un elemento chiave nello sviluppo di sistemi di affective computing e sentimento Analysis.
Supervisore: Prof. Alessandro Lenci – Pisa
Dott. Giulia Greco
giulia.greco@phd.unipi.it
Il futuro perfetto in greco antico: tra forma e funzioni.
[L-LIN01]
Il progetto si occupa della formazione del futuro perfetto in greco antico. Il data base di partenza sarà fornito dalle attestazioni omeriche di futuro perfetto, di cui si intende analizzare il contesto di occorrenza, le caratteristiche morfologiche, le proprietà funzionali. Il lavoro sarà diviso in tre parti. Nella prima, partendo dalla questione dell’origine del futuro perfetto, si cercherà di far luce sul rapporto tra questa formazione, il perfetto originario e la categoria di desiderativo. Al fine di comprendere questo rapporto si seguiranno due linee di ricerca. Dapprima, saranno analizzati i temi verbali corrispondenti alle forme omeriche di futuro perfetto. Poi, sarà dato spazio allo studio della funzione del raddoppiamento, caratteristica del perfetto e alla sua eventuale interazione con la categoria del desiderativo. Nella seconda parte del lavoro, si studierà il rapporto tra futuro perfetto e diatesi. Lo scopo è quello di esaminare i tipi di predicato (analizzati semanticamente) che in Omero presentano il futuro perfetto, per vedere se questi corrispondano ai media tantum o se, invece, la selezione del medio dipenda dalla natura controfattuale del futuro. Nella terza e ultima parte del lavoro, si indagherà il rapporto tra futuro semplice e futuro perfetto, confrontando sia formalmente sia funzionalmente, dei dati greci con i dati vedici, per cercare di comprendere se le due forme possano ricondursi o meno a una medesima categoria originaria. I risultati di questo progetto potrebbero contribuire a chiarire le funzioni originarie del futuro in greco antico e il suo rapporto con diversi tipi di formazione, oltre che la relazione fra codifica del tempo e codifica della modalità.
Supervisore: Prof.ssa Domenica Romagno – Pisa
Dott. Carolina Marescotti
carolina.marescotti@phd.unipi.it
Il medio indoeuropeo come categoria in espansione. Formazioni denominali e alternanza di diatesi in greco antico e latino
[L-LIN01]
Il progetto si concentra sui verbi denominali in greco antico e latino, con l’obiettivo di definire quali principi regolino i processi di transcategorizzazione nome → verbo nelle lingue indoeuropee antiche e quali meccanismi soggiacciano alla selezione della diatesi da parte di tali formazioni verbali. In latino la classe dei deponenti si espande mediante la derivazione verbale a partire da nomi e conosce fenomeni di oscillazione diatetica priva di valore funzionale, sin dall’età arcaica, per alcune tipologie di verbi denominativi. Il progetto intende indagare i fenomeni di variazione diatetica dei verbi denominali in greco antico, in comparazione con il latino, con il duplice obiettivo di definire i percorsi del mutamento della categoria dei media tantum greci e di chiarire i rapporti intercorrenti tra verbi denominativi e selezione della diatesi. Una volta costruiti due corpora – uno latino e uno greco – su cui condurre l’indagine, si intende analizzare i rapporti tra le proprietà sintattico-semantiche delle basi nominali e quelle dei predicati da esse ottenuti, con lo scopo di comprendere come i processi di derivazione denominale interferiscano con la selezione della diatesi e con fenomeni di espansione e/o dispersione di categorie linguistiche non solo in latino e greco, ma, più ampiamente, nelle lingue indoeuropee antiche.
Supervisore: Prof.ssa Domenica Romagno – Pisa
Dott. Paolo Pedinotti
paolo.pedinotti@phd.unipi.it
Conoscenza semantica e casi composizionalità arricchita
[L-LIN01]
The research will involve an extensive study of the relationship between semantic memory and language comprehension. In order to do so, a computational model of language comprehension will be developed that is based on the assumption that event-based multimodal conceptual knowledge immediately affects processing. The input to the model will be a collection of datasets of semantic phenomena operating at different levels (lexical, sentence, discourse), all of which are potential indicators of the effects of concept activation on language processing. Off-line and on-line evidence related to the interpretation of the expressions will first be collected from human subjects. The ability of the model to reproduce human behavior will be evaluated in order to assess the validity of the model assumptions.
Supervisore: Prof. Alessandro Lenci – Pisa
Dott. Rosso Manuel Senesi
rosso.senesi@phd.unipi.it
Analisi empirica e teorica sul Disturbo Evolutivo di Dislessia
[L-LIN01]
Il progetto intende analizzare le competenze linguistiche di soggetti con dislessia evolutiva. L’obiettivo principale consiste in una tipizzazione degli errori commessi dai dislessici. A questo fine, si intende sviluppare un corpus annotato di produzioni scritte in contesto ecologico da soggetti con e senza diagnosi di dislessia: verranno raccolte produzioni spontanee di bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni d’età, così da poter osservare in diacronia i modelli di errore anche prima dell’età della diagnosi e le differenze eventuali rilevate nel corso dello sviluppo cognitivo. A partire dal Corpus si estrapolerà un Data-frame degli errori commessi, divisi per soggetto ed anno scolare. Un sottogruppo dei soggetti analizzati verrà, inoltre, sottoposto a test non ecologici, volti ad osservare in isolamento le competenze strettamente linguistiche (fonologiche, grafematiche, semantiche e morfo-sintattiche) e le abilità cognitive di base (memoria di lavoro, attenzione endogena e processamento rapido di stimoli visivi e acustici di natura non linguistica). Si confronteranno, quindi, la frequenza e le tipologie d’errore in contesto ecologico con gli indici delle abilità linguistiche e cognitive dei singoli soggetti, al fine di esaminare la bontà dei primitivi ideologici dei modelli di dislessia single-deficit e multiple-deficit.
Supervisore: Prof.ssa Giovanna Marotta – Pisa
CURRICULUM LETTERARIO
Dott. Rachele Cinerari
rachele.cinerari@phd.unipi.it
Letteratura e matematica: contatti, interferenze, rielaborazioni
[L-FIL-LET/14]
Il progetto di ricerca dottorale – che si concentra su testi primonovecenteschi di lingua tedesca e francese – riguarda i rapporti tra letteratura e matematica, analizzati attraverso lo studio di alcuni testi che interrogano direttamente la questione, osservando come nei testi presi in esame la matematica venga utilizzata in senso metaforico come strumento di indagine della possibilità, e in che modo la letteratura sia uno strumento conoscitivo che agisce con strumenti e percorsi propri, in una continua tensione tra precisione e possibilità.
Supervisore: Prof. Stefano Brugnolo – Pisa
Dott. Jenna El Hilali
jenna.elhilali@gmail.com
Scambi interculturali nel Mediterraneo antico: cosmografia, letteratura e miti
[L-LIN/03]
Partendo da alcune figure di passatori “stranieri” che, dall’antichità al Rinascimento, hanno collegato, attraverso le loro “descrizioni”, vari luoghi e popoli del Mediterraneo, si osserva come il mito e la storia si compenetrino per fare della letteratura uno spazio di circolazione di idee, conoscenze e culture. Nell’area euromediterranea, la coesistenza di molteplici alterità, reali o simboliche, ha favorito per molto tempo la costruzione di un’identità plurale che permette sia di conoscere il mondo che di conoscere se stessi.
Così, nel XVI secolo, un diplomatico moro di origine andalusa dal destino avventuroso, adottato da Papa Leone X, che gli diede il suo stesso nome, Jean-Léon de Médicis, divenne un cosmografo per trascrivere in italiano la somma di conoscenze sull’Africa di cui era depositario grazie alla sua conoscenza di lingue, costumi e scienze sconosciute agli occidentali. Questo caso, che non è isolato, solleva ancora oggi nuovi interrogativi di fronte a un equilibrio geopolitico globale dominato dalle esclusioni e dall’oblio delle lezioni della storia.
Supervisore: Prof.ssa Antonietta Sanna – Pisa
Dott. Giulio Milone
giulio.milone@phd.unipi.it
Generational Hauntings: Forms and Ethicsof Domestic Trauma in the Contemporary Family Novel
[L-LIN/10]
Oggetto di questa ricerca è uno studio della fenomenologia e delle funzioni della rappresentazione di eventi traumatici nel family novel anglofono contemporaneo. L’analisi mira a riflettere sulla ricorrenza del topos dell’evento traumatico in storie che pongono al centro della narrazione un nucleo familiare e nelle quali episodi e situazioni letteralmente «indicibili» plasmano e influenzano le dinamiche di una famiglia lungo il corso di due o più generazioni. Servendosi degli studi e delle riflessioni critiche sul romanzo di famiglia sarà possibile verificare la persistenza e l’eventuale mutamento delle forme di questo sottogenere, soprattutto in relazione a narrazioni che coinvolgono i nuovi modelli familiari emersi negli ultimi decenni. Se al centro di questi romanzi il trauma da cui ogni famiglia viene segnata occupa una posizione di rilievo nell’economia del racconto, è opportuno riflettere sulle modalità in cui il racconto stesso viene strutturato e interrogarsi sulle sue finalità. Pertanto, al di là della riflessione sulle strategie rappresentative del trauma in racconti finzionali, in questa ricerca si tenterà di adottare un approccio attento anche alla funzione etico-morale che il trauma stesso riveste in queste narrazioni.
Supervisore: Prof.ssa Roberta Ferrari – Pisa
Dott. Giovanni Pontolillo
giovanni.pontolillo@phd.unipi.it
La rappresentazione del corpo e della sensibilità nei “Mémoires d’outre-tombe” di F.-R. de Chateaubriand
[L-LIN/03]
Il progetto di ricerca prevede uno studio sulla rappresentazione del corpo e della sensibilità nei “Mémoires d’outre-tombe” di François-René de Chateaubriand (1768-1848), uno dei più influenti autobiografi e memorialisti del XIX secolo. L’ambizione è di mettere in rilievo, attraverso procedure sistematiche di analisi filologica, retorica e stilistica, le relazioni tra la corporeità rappresentata nell’opera di Chateaubriand e gli aspetti della sensibilità riconoscibili in altre opere della tradizione delle scritture del sé di lingua francese, con una particolare attenzione per i testi autobiografici di Jean-Jacques Rousseau (1712-1778).
Supervisore: Prof. Gianni Iotti – Pisa
Dott. Federica Scopsi
federica.scopsi@phd.unipi.it
Forme narrative distopiche nella letteratura ispanoamericana: origini e sviluppo
[L-LIN/06]
Il progetto intende ricostruire una sorta di genealogia della modalità narrativa distopica nella letteratura ispanoamericana, dal XIX secolo fino ai giorni nostri. Per quanto i paesi di quest’area non presentino una tradizione distopica affermata come quella angloamericana, partendo dal concetto di distopia in quanto rappresentazione finzionale e peggiorativa di una società esistente, è possibile individuare già in alcune opere di fine ‘800 e inizio ‘900 caratteristiche ascrivibili alla categoria distopica. In particolare, la pubblicazione di queste opere può essere relazionata con i primi fallimenti dei grandi progetti di costruzione degli stati nazionali dopo le indipendenze e con una critica al loro processo di modernizzazione basato sull’esempio europeo e statunitense. Con il tempo, in maniera paragonabile all’evoluzione che questa modalità narrativa ha avuto nella letteratura europea e nordamericana, la distopia ispanoamericana muta sia nella forma che nel contenuto, affrontando problematiche diverse a seconda dell’epoca e fondendosi con generi come la fantascienza o il poliziesco. In particolare, ciò che sembra discostarsi con il tempo dal paradigma classico di metà ‘900 è la descrizione di un futuro sempre meno lontano che finisce per coincidere con il presente del lettore. Il punto di partenza per l’analisi del corpus di narrativa, che terrà conto tanto delle caratteristiche formali dei testi, quanto della loro funzione critica, sarà la linea teorica sviluppatasi nell’ambito degli Utopian Studies, che individua una continuità tra i concetti di utopia e distopia.
Supervisore: Prof.ssa Alessandra Ghezzani – Pisa
CURRICULUM LINGUISTICO
Dott. Alessandro Aru
alessandro.aru@phd.unipi.it
Complex figures of speech: a cognitive pragmatic approach
[SSD L-LIN/12]
Il progetto di ricerca si propone di analizzare la complessità cognitiva delle figure retoriche composte (ad esempio, metafora ironica, metafora iperbolica, ecc.), ovvero espressioni non letterali formate da due o più figure retoriche che servono più di uno scopo e il cui significato non può essere ridotto a quello di una delle figure che formano il composto. Queste espressioni ricorrono frequentemente nel linguaggio quotidiano, ma finora hanno ricevuto meno attenzione in letteratura rispetto alle singole figure retoriche. La ricerca si concentra sull’ordine logico, psicologico e temporale di interpretazione all’interno di queste espressioni composte: una metafora ironica viene interpretata prima come metafora e poi come ironia, per esempio, o un’interpretazione è condizionata dall’altra, e se sì, come? L’ipotesi è che l’interpretazione effettiva di questi usi dipenda dal contesto, sia in termini di attrattori contestuali che di salienza contestuale. La premessa teorica, tuttavia, è che le singole figure non siano rappresentate nella mente come categorie rigide, ma piuttosto come spazi multidimensionali che includono insiemi flessibili di fattori che possono interagire in modo diverso in occasioni diverse per far emergere l’una o l’altra interpretazione. In definitiva, lo studio si concentra sulla verifica della capacità della mente umana di elaborare significati a più dimensioni: non solo dal letterale al metaforico, ma anche, ad esempio, dal letterale al metaforico all’iperbolico.
Supervisore: Prof.ssa Marcella Bertuccelli – Pisa
Dott. Pietro Carlo-Maria Giusteri
pietrocarlo-maria.giusteri@phd.unipi.it
Per un Thesaurus delle lingue brittoniche: comparazione sincronica e diacronica delle attestazioni arcaiche
[L-LIN/01]
Il progetto si propone di indagare i rapporti fra i diversi dialetti del gruppo celtico insulare brittonico. In particolare, l’intento è quello di raccogliere in un corpus unitario e coerente le più antiche attestazioni delle lingue brittoniche (gallese, cornico, bretone) in modo da poter giungere a delle conclusioni riguardo l’epoca e le modalità della differenziazione tra le suddette varianti, mantenendo un occhio di riguardo per i fenomeni d’interferenza linguistica con lingue interne ed esterne al ramo celtico. La sistemazione delle attestazioni e delle relative traduzioni in un Thesaurus permetterà di analizzare a fondo i dati non solo da un punto di vista fonetico, fonologico e sintattico, ma anche semantico. Particolare rilevanza sarà data all’ipotesi dell’esistenza di un lungo periodo d’intercomprensibilità tra le parlate brittoniche insulari e continentali, incentivata dalla trasmissione di un patrimonio letterario comune.
Supervisore: Prof. Andrea Nuti – Pisa
Dott. Francesca Pezzella
francesca.pezzella@phd.unipi.it
La pronuncia nell’Italiano L2: accuratezza e valutazione
[L-LIN/02]
Oggetto di studio della tesi è l’analisi delle deviazioni presenti a livello segmentale e soprasegmentale nella pronuncia dell’italiano da parte di un campione di apprendenti di italiano lingua straniera di livello B1, B2, C1 che hanno preso parte all’esame di produzione orale della Certificazione di Italiano Lingua Straniera (CILS) e parallelamente la valutazione delle stesse prove di produzione orale da parte di valutatori e di insegnanti di italiano come lingua seconda/straniera (L2/LS). L’obiettivo della ricerca è verificare la correlazione tra l’accuratezza della pronuncia misurata attraverso un’analisi strumentale e la valutazione impressionistica fornita sulla pronuncia da parte di valutatori e insegnanti attraverso griglie di valutazione olistiche e analitiche, esplorando il processo che guida la valutazione anche tramite il ricorso alla tecnica di elicitazione Thinking aloud. In altri termini, sulla base degli studi condotti principalmente sulla lingua inglese e mediante il ricorso al modello di percezione della pronuncia di Derwing e Munro (1995; 2020), si intende verificare il peso che i tratti devianti della pronuncia abbiano sulla valutazione della produzione orale, una prova tanto soggettiva, multidimensionale e difficile da giudicare.
Supervisore: Prof.ssa Francesca Gallina – Pisa
Dott. Julija Šabasevičiūtė
j.sabaseviciute@studenti.unipi.it
Cromonimia contrastiva lituano-italiano
[SSD L-LIN/01]
L’oggetto della ricerca che qui si presenta è costituito dall’indagine dei più rilevanti fenomeni contrastivi individuabili ai diversi livelli dell’analisi linguistica tra l’italiano e il lituano. Lo studio si propone di indagare in prospettiva linguistica e traduttologica (profittando cioè anche delle più recenti traduzioni di testi letterari dal lituano all’italiano e viceversa) i principali fenomeni di anisomorfismo rilevabili tra le due lingue in una cornice ampia, contrastiva e comparativa. Scopo del lavoro è raccogliere un’adeguata documentazione dei suddetti fenomeni, descriverne la configurazione e comprenderne i meccanismi, al fine di facilitare lo studio del lituano da parte degli studenti italiani e quello dell’italiano da parte degli studenti lituani. Considerata in prospettiva, la ricerca vorrebbe contribuire alla stesura di una grammatica contrastiva delle due lingue che ancora manca nel panorama scientifico.
Supervisore: Prof. Pietro Umberto Dini – Pisa
L'elenco dei dottori di ricerca dal 2003 ad oggi è disponibile nella sezione dedicata.