XXXVI ciclo (a.a. 2020-2021)

CURRICULUM LETTERARIO

Dott. Marta Capossela
marta.capossela@phd.unipi.it
La trasfigurazione del testo in V. Šklovskij: dalla forma letteraria al medium cinematografico

[L-LIN/21]

Nella cornice delle teorie elaborate dai formalisti russi in ambito letterario e cinematografico negli anni ’20 e ’30 del Novecento, il progetto si propone di indagare il processo di adattamento in sceneggiatura e conseguente ekranizacija (trasposizione cinematografica) di un’opera della letteratura russa classica. L’analisi critica e filologica ripercorrerà le intuizioni metodologiche di Viktor Borisovič Šklovskij (1893-1984), tra i fondatori del metodo formale e tra i primi teorici ad individuare le potenzialità espressive e comunicative del cinema e a sottolinearne il carattere di pura scrittura audiovisiva, “una scrittura sincretica costituita da un singolare intreccio di parola e immagine”.

Supervisore: Prof. Marco Sabbatini – Pisa

Dott. Santa Vanessa Cavallari
s.cavallari1@studenti.unipi.it
À la croisée entre Self-translation Studies et Cultural Studies. Auto-traduction et production translingue dans l’émigration féminine dissidente au XXe Siècle.

[L-LET03]

Il progetto di ricerca mira ad approfondire autotraduzione e creazione letteraria translingue come manifestazioni della nascente consapevolezza femminista nel XX secolo. Calata nella dimensione della migrazione e dell’esilio, questa letteratura femminile underground solleva forme di scrittura specifiche quali l’(auto)biografia autotradotta e la traduzione a quattro mani, ricorrendo a precisi fenomeni linguistici (code-mixing e translinguismo). La ricerca indaga valore e significato di tali scelte mediante un corpus di scrittrici che abbraccia tre realtà politiche: Russia sovietica, Italia fascista e movimento per l’indipendenza portoricana. Questo permetterà di avvalorare la tesi con un’analisi letteraria estesa su tutto il secolo e condotta su uno spettro linguistico diversificato. Lo scopo è quello di riportare alla luce una fetta di letteratura dissidente caduta in oblio, ma che attraverso la pratica autotraduttiva associata alla condizione dell’esule – non solo strettamente politico ma in senso lato anche sociale – contiene già in nuce l’approccio alla parità di genere tanto discussa in era moderna.

Supervisore: Prof. Antonietta Sanna – Pisa

Dott. Federica Pietrapertosa
federica.pietrapertosa@phd.unipi.it
Linee postmoderne: identità rizomatiche nel teatro di Bernard-Marie Koltès

[L-LIN/03]

Collocato nel solco degli studi che guardano agli esiti letterari dello spatial turn, il progetto intende considerare come e in quale misura l’analisi della scrittura teatrale contribuisca ad arricchire le riflessioni sullo spazio che interessano la letteratura e gli studi culturali sul finire del Novecento. Indagando i luoghi e le relazioni spaziali nell’opera del drammaturgo francese Bernard-Marie Koltès, la ricerca mira a comprendere come l’affermarsi di un’idea reticolare di spazio, agendo sui concetti di identità e alterità, generi soluzioni – drammaturgiche – specifiche, indicatrici di un rinnovato rapporto tra letteratura e società. La dissoluzione dell’immagine della Storia come linea progressiva vede lo sgretolarsi dei grandi racconti legittimatori secondo quella che è stata definita una “logique sous forme d’archipel”. Gli elementi che la compongono, non più costretti nel tracciato di una linea retta, configurano raccordi aperti ad una molteplicità di possibilità e direzioni. Koltès è oggi considerato tra i più significativi autori europei in grado di sintetizzare, nella sua scrittura, i cambiamenti e le sfide che attraversano la letteratura e la cultura francese – e occidentale – alla fine del XX secolo. Il corpus della tesi sarà costituito dalla totalità delle sue pièces. In virtù della natura eminentemente letteraria del suo teatro, riferimenti ai componimenti di carattere diverso (narrativo e misto) si renderanno comunque necessari.

Supervisore: Prof. Antonietta Sanna – Pisa

Dott. Valerie Tosi
valerie.tosi@phd.unipi.it
Vite immaginarie: Charles Dickens come ‘personaggio palinsesto’ nella letteratura australiana

[L-LIN/10]

Il progetto si propone di indagare la finzionalizzazione della figura di Charles Dickens nella letteratura australiana contemporanea, attraverso un approccio multidisciplinare che attinge dalla teoria postcoloniale, dagli studi più recenti nell’ambito della World literature e dai Neo-Victorian Studies. Partendo da una ricostruzione storica della creazione del ‘Dickens Myth’ in Australia, si intende esplorare come gli autori australiani hanno recepito, elaborato, decostruito e riplasmato la figura storica, autoriale e romanzesca di Dickens nelle loro opere. Recenti studi focalizzati sul biographical turn nella narrativa neovittoriana hanno dimostrato che nei romanzi apparsi nelle ultime decadi figure storiche di rilievo sono state spesso rappresentate come personaggi ‘anacronistici’ dall’identità composita. Il progetto intende quindi esplorare come gli autori australiani contemporanei abbiano trasformato Dickens in un ‘personaggio palinsesto’ attorno al quale sviluppare narrative incentrate su problematiche storiche, etiche ed estetiche rilevanti nell’epoca attuale e a livello transnazionale. L’indagine terrà necessariamente in considerazione le interazioni tra le biografie letterarie e le biofictions incentrate sulla figura di Dickens apparse tra XX e XXI secolo in Gran Bretagna e Australia.

Supervisore: Prof. Biancamaria Rizzardi – Pisa

CURRICULUM LINGUISTICO
Dott. Chiara Cernicchiaro
chiara.cernicchiaro@phd.unipi.it
Zum DaF-Erwerb der Konstituentenabfolge im deutschen Mittelfeld

[L-LIN/14]

Il progetto di ricerca ha come oggetto di indagine l’ordine dei costituenti nel Mittelfeld (MF) della frase tedesca in ottica di didattica DaF (Deutsch als Fremdsprache). Il MF è il campo sintattico interposto tra le due parti del complesso verbale discontinuo che, secondo l’analisi proposta dal modello topologico, incornicia la frase creando la cosiddetta Satzklammer (parentesi frasale). Nel MF si sussegue un numero imprecisato di sintagmi secondo cospicue varianti combinatorie, determinate sia da fattori strutturali e sintattico-semantici che dalla struttura informazionale sottesa alla frase, condizioni che definiscono il grado di marcatezza nonché di accettabilità grammaticale della proposizione. L’ordine dei costituenti nel MF può risultare di difficile comprensione per discenti DaF che, a seconda della L1 o eventuali L2, non sempre sono in grado di individuarne con chiarezza i meccanismi, con possibili conseguenze in un’adeguata comprensione del testo e produzione scritta congrua con l’intento comunicativo. L’indagine, condotta su un corpus costituito da produzioni scritte e orali di studenti di tedesco L2 e dai risultati di test concepiti ad hoc, intende individuare – sulla scorta delle regole formali che determinano la successione dei costituenti nel MF e in considerazione delle variabili pragmatiche e comunicative che possono influenzarla (es. struttura tema-rema o distinzione Fokus-Hintergrund) – la modalità di apprendimento dell’ordine dei costituenti nel MF da parte di discenti universitari di tedesco L2, anche nel confronto tra momenti di ricezione e produzione del testo, al fine di delineare metodologie e tecniche efficaci per la didattica della Wortstellung e della sintassi del tedesco.

Supervisore: Prof. Marina Foschi – Pisa

Dott. Ludovica Cerini
ludovica.cerini@phd.unipi.it
Modelli computazionali di Metaphor Detection per l’analisi di metafore concettuali

[L-LIN/01]

L’obiettivo del progetto di ricerca è analizzare come le metafore concettuali si formano e si standardizzano nel linguaggio, oltre che analizzare i meccanismi cognitivi che ne permettono il loro riconoscimento e ne motivano l’uso. Le metafore concettuali rappresentano un meccanismo mentale particolarmente rilevante, poiché riconosciute come un processo che aiuta nella comprensione di concetti astratti, insieme alle immagini mentali le metafore concettuali modellano la percezione umana. All’interno del contesto comunicativo dei social network, e più in generale del web, è possibile osservare come le metafore siano ampiamente utilizzate e come esse variano di intensità e significato a seconda del contesto socio-culturale in cui vengono prodotte. All’interno del progetto dati linguistici e multimodali verranno analizzati con modelli computazionali al fine di ritrovare l’approccio più efficiente per l’identificazione automatica delle metafore. La Metaphor Detection rappresenta infatti un elemento chiave nello sviluppo di sistemi di affective computing e sentimento Analysis.

Supervisore: Prof. Alessandro Lenci – Pisa

Dott. Giulia Greco
giulia.greco@phd.unipi.it
Il futuro perfetto in greco antico: tra forma e funzioni.

[L-LIN01]

Il progetto si occupa della formazione del futuro perfetto in greco antico. Il data base di partenza sarà fornito dalle attestazioni omeriche di futuro perfetto, di cui si intende analizzare il contesto di occorrenza, le caratteristiche morfologiche, le proprietà funzionali. Il lavoro sarà diviso in tre parti. Nella prima, partendo dalla questione dell’origine del futuro perfetto, si cercherà di far luce sul rapporto tra questa formazione, il perfetto originario e la categoria di desiderativo. Al fine di comprendere questo rapporto si seguiranno due linee di ricerca. Dapprima, saranno analizzati i temi verbali corrispondenti alle forme omeriche di futuro perfetto. Poi, sarà dato spazio allo studio della funzione del raddoppiamento, caratteristica del perfetto e alla sua eventuale interazione con la categoria del desiderativo. Nella seconda parte del lavoro, si studierà il rapporto tra futuro perfetto e diatesi. Lo scopo è quello di esaminare i tipi di predicato (analizzati semanticamente) che in Omero presentano il futuro perfetto, per vedere se questi corrispondano ai media tantum o se, invece, la selezione del medio dipenda dalla natura controfattuale del futuro. Nella terza e ultima parte del lavoro, si indagherà il rapporto tra futuro semplice e futuro perfetto, confrontando sia formalmente sia funzionalmente, dei dati greci con i dati vedici, per cercare di comprendere se le due forme possano ricondursi o meno a una medesima categoria originaria. I risultati di questo progetto potrebbero contribuire a chiarire le funzioni originarie del futuro in greco antico e il suo rapporto con diversi tipi di formazione, oltre che la relazione fra codifica del tempo e codifica della modalità.

Supervisore: Prof.ssa Domenica Romagno – Pisa

Dott. Carolina Marescotti
carolina.marescotti@phd.unipi.it
Il medio indoeuropeo come categoria in espansione. Formazioni denominali e alternanza di diatesi in greco antico e latino

[L-LIN01]

Il progetto si concentra sui verbi denominali in greco antico e latino, con l’obiettivo di definire quali principi regolino i processi di transcategorizzazione nome → verbo nelle lingue indoeuropee antiche e quali meccanismi soggiacciano alla selezione della diatesi da parte di tali formazioni verbali. In latino la classe dei deponenti si espande mediante la derivazione verbale a partire da nomi e conosce fenomeni di oscillazione diatetica priva di valore funzionale, sin dall’età arcaica, per alcune tipologie di verbi denominativi. Il progetto intende indagare i fenomeni di variazione diatetica dei verbi denominali in greco antico, in comparazione con il latino, con il duplice obiettivo di definire i percorsi del mutamento della categoria dei media tantum greci e di chiarire i rapporti intercorrenti tra verbi denominativi e selezione della diatesi. Una volta costruiti due corpora – uno latino e uno greco – su cui condurre l’indagine, si intende analizzare i rapporti tra le proprietà sintattico-semantiche delle basi nominali e quelle dei predicati da esse ottenuti, con lo scopo di comprendere come i processi di derivazione denominale interferiscano con la selezione della diatesi e con fenomeni di espansione e/o dispersione di categorie linguistiche non solo in latino e greco, ma, più ampiamente, nelle lingue indoeuropee antiche.

Supervisore: Prof.ssa Domenica Romagno – Pisa

Dott. Paolo Pedinotti
paolo.pedinotti@phd.unipi.it
Conoscenza semantica e casi di composizionalità arricchita

[L-LIN01]

The research will involve an extensive study of the relationship between semantic memory and language comprehension. In order to do so, a computational model of language comprehension will be developed that is based on the assumption that event-based multimodal conceptual knowledge immediately affects processing. The input to the model will be a collection of datasets of semantic phenomena operating at different levels (lexical, sentence, discourse), all of which are potential indicators of the effects of concept activation on language processing. Off-line and on-line evidence related to the interpretation of the expressions will first be collected from human subjects. The ability of the model to reproduce human behavior will be evaluated in order to assess the validity of the model assumptions.

Supervisore: Prof. Alessandro Lenci – Pisa

Dott. Rosso Manuel Senesi
rosso.senesi@phd.unipi.it
Analisi empirica e teorica sul Disturbo Evolutivo di Dislessia

[L-LIN01]

Il progetto intende analizzare le competenze linguistiche di soggetti con dislessia evolutiva. L’obiettivo principale consiste in una tipizzazione degli errori commessi dai dislessici. A questo fine, si intende sviluppare un corpus annotato di produzioni scritte in contesto ecologico da soggetti con e senza diagnosi di dislessia: verranno raccolte produzioni spontanee di bambini di età compresa tra i 6 e i 12 anni d’età, così da poter osservare in diacronia i modelli di errore anche prima dell’età della diagnosi e le differenze eventuali rilevate nel corso dello sviluppo cognitivo. A partire dal Corpus si estrapolerà un Data-frame degli errori commessi, divisi per soggetto ed anno scolare. Un sottogruppo dei soggetti analizzati verrà, inoltre, sottoposto a test non ecologici, volti ad osservare in isolamento le competenze strettamente linguistiche (fonologiche, grafematiche, semantiche e morfo-sintattiche) e le abilità cognitive di base (memoria di lavoro, attenzione endogena e processamento rapido di stimoli visivi e acustici di natura non linguistica). Si confronteranno, quindi, la frequenza e le tipologie d’errore in contesto ecologico con gli indici delle abilità linguistiche e cognitive dei singoli soggetti, al fine di esaminare la bontà dei primitivi ideologici dei modelli di dislessia single-deficit e multiple-deficit.

Supervisore: Prof.ssa Giovanna Marotta – Pisa

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