Calendario didattico

Per l’anno accademico 2023-2024, il calendario delle attività è organizzato come segue:

Giornate del Dottorato 2024

15 febbraio 2024

Aula Magna Storica – Palazzo della Sapienza

Aula virtuale MsTeams

Modera: M. Sabbatini

9:00 B. Rizzardi, Educare alla complessità nell’era della globalizzazione: tradurre la letteratura postcoloniale

10:00 A. Sanna, Errare, ossia cercare. Riflessioni sul fare artistico

11:00 pausa

Modera: A. Fambrini

11:30 D. Pierucci, El diablo mundo (1841) di José de Espronceda e il romanticismo europeo: intertestualità e originalità

12:30 S. Grazzini, Fortuna, felicità e amore ne L’Uomo senza qualità di Musil

13:30 pausa pranzo

15:30 Tavola rotonda: A. Ghezzani, Plagio creativo e riscrittura: una riflessione sulla letteratura come sistema aperto a partire da tre saggi di Borges

Intervengono: P. Amenta, A. Baldini, A. Bianchini, S. Manzi, C. Martino, R. Narcisi, L. Santi

 

16 febbraio 2024

Aula Magna Storica – Palazzo della Sapienza

Aula virtuale MsTeams

Modera: A. Lenci

9:00 G. Marotta, Dislessia e scrittura

10:00 D. Romagno, Fra morfosintassi, semantica lessicale e interpretazione testuale: il caso del verbo ‘essere’ nel discorso filosofico

11:00 pausa

Modera: R. García

11:30 F. Attruia, Défense et Illustration du franco-albertain: preservazione e rivitalizzazione del francese nella regione rurale di Edmonton (Canada)

12:30 P. Malloggi, L’idiosincrasia nelle classi di parola

13:30 pausa pranzo

15:30 Tavola rotonda: F. Gallina, La nozione di “parola” in linguistica e nelle lingue

Intervengono: S. Auriemma, G. Avano, R.B. Luzietti, F. Saettoni, D. Tashkhuzhaev

Conferenze - Calendario 2024

N.B. Pagina in aggiornamento. Il calendario definitivo sarà pubblicato nelle prossime settimane.

CURRICULUM LINGUISTICO

  • 3.05.2024 ▪ 9:00 Palazzo Venera (Sala Riunioni) Aula MsTeams
    Camilla Bardel (Università di Stoccolma), Perché la L3? (proponente: Francesca Gallina)
  • 9.05.2024 ▪ 15:00 Palazzo Venera (Sala Colonne) Aula MsTeams
    Luca Lorenzetti (Università di Viterbo), Problemi linguistici e testuali del giudeo-romanesco del Seicento (proponente: G. Marotta)
  • 21.05.2024 ▪ 15:00 Aula Teams
    Charlotte Taylor (Università del Sussex), Corpus linguistics e corpus-assisted discourse studies (proponente: G. Cappelli)
  • Maria Filomena Gonçalves (Università di Évora), Histórias e língua: Interfaces. O português como língua pluricêntrica” (proponente: M. Lupetti)
  • 24.05.2024 ▪ 15:00 Palazzo Venera (Sala Riunioni) Aula MsTeams
    Andreas Willi (Università di Oxford), The prehistory of Greek εἰμί between typology and Indo-European reconstruction (proponente: D. Romagno)

CURRICULUM LETTERARIO

  • 23.02.2024 ▪ 15:00 Palazzo Venera (Sala Riunioni)  Aula MsTeams
    Jan Baetens (Università di Lovanio), Literary remake: limits and possibilities of a literary subgenre (proponente: R. Ferrari)
  • 18.03.2024 ▪ 16:00 Palazzo Venera (Sala Riunioni) Aula MsTeams
    Luca Fazzini (Centro de Estudos Comparatistas – CEComp – della Universidade de Lisboa), Uno sguardo a sud: transiti atlantici e World Literature (proponente: V. Tocco)
  • 26.03.2024 ▪ 10:30 Palazzo Venera (Sala Riunioni) Aula MsTeams
    Mariacristina Cavecchi (Università degli Studi di Milano Statale), TYPUS – Transforming Young People Using Shakespeare: dalla ricerca alla scena (proponente: S. Soncini)
  • 3.04.2024 ▪ 17:00 Palazzo Matteucci (Aula Magna) Aula MsTeams
    Tania Collani, (Université de Haute-Alsace – UHA Mulhouse), Il sogno nella letteratura del Novecento (proponente: E. David)
  • Francesco Marroni (Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara), Disincanto e conflitto nel romanzo vittoriano: modelli di mondo in cerca d’autore (proponente: B. Rizzardi) [16 o 17 maggio 2024]
Presentazione dei progetti - 2024

Secondo anno

16 aprile 2024

Palazzo Matteucci Aula Magna / Aula virtuale MsTeams

14:00-14:30 Dott. Angel De Oliveira Amata
14:30-15:00 Dott.ssa Elena Bastianoni
15:00-15:30 Dott. Andrea Lupi
15:30-16:00 Dott.ssa Caterina Russo

16:00 pausa

16:30-17:00 Dott. Matteo Berni
17:00-17:30 Dott.ssaAgnese Lombardi
17:30-18:00 Dott.ssa Alessia Guidi
18:00-18:30 Dott.ssa Paola Esposito

Primo anno

15 maggio 2024

Seminari curriculari - 2024

N.B. Pagina in aggiornamento. Il calendario definitivo sarà pubblicato nelle prossime settimane.

17 giugno 2024 – 5 luglio 2024

CURRICULUM LETTERARIO

  • Emilia David, l clown – una metafora per l’identità dell’artista nel circo della storia e dell’esistenza in Matei Visniec e Norman Manea [19.06.2024 o 26.06.2024, h 10:30]
  • 2.07.2024 ▪ 9:00-13:00 Aula Musica (Palazzo Matteucci)
    Valeria Tocco e Federica Cappelli, Rimpatri e ritorni: la fine delle  dittature iberiche – testi e contesti nella letteratura di Portogallo e Spagna
  • Francesca Romoli, Approcci critici al testo letterario: esempi applicativi tra filologia testuale e ricostruzione storica [03.07.2024]

CURRICULUM LINGUISTICO

  • 20.06.2024 ▪ 9:30-13:30 Aula Seminari (Palazzo Venera)
    Rosangela Lai, Parlanti ereditari di lingue di minoranza storica
  • Denise Filmer, Analisi Critica del Discorso (data da definire)
  • 1.07.2024 ▪ 9:30-13:30  Aula Seminari (Palazzo Venera)
    Rosa Garcìa e Francesco Attruia, Codifica ed espressione dell’evidenzialità nel discorso politico

SEMINARIO TRANSCURRICULARE

  • 25.06.2024 ▪ 10:00-12:00 / 15:00-17:00 Aula Magna (Palazzo Matteucci)
    Stefano Brugnolo e Francesco Rovai, L’etimologia tra linguistica e retorica
Didattica trasversale 2024

Informazioni sul sito di ateneo.

Convegno dottorale 2024

Fenomenologie della memoria: studi letterari, linguistici e filologici a confronto

4-5 LUGLIO 2024
PALAZZO MATTEUCCI, AULA MAGNA

(Piazza Evangelista Torricelli, 2)

Il convegno si propone di indagare le molteplici configurazioni del concetto di memoria da un punto di vista letterario, linguistico e filologico. Cosa intendiamo precisamente quando parliamo di memoria? È possibile la reductio ad unum di concetti semanticamente differenziati come ritenzione, rimemorazione, ricordo, rievocazione e post-memoria? Quanto sostanziali sono le differenze tra memoria collettiva e individuale? E quali specificità della memoria umana la contraddistinguono da memorie computazionali sempre più efficienti nell’epoca dei Big Data?

L’idea che esista un’unica forma di memoria è stata posta in discussione già da Edmund Husserl, che allude a diverse formae memoriae attraverso la distinzione tra frische Erinnerung (“memoria ‘fresca’”), primäre Erinnerung (“memoria primaria”), Retention (“ritenzione”), sekundäre Erinnerung (“memoria secondaria”) e Wiedererinnerung (“ricordo”) (Husserl 1981 [1893-1917]). Sulla scia di quest’ultimo, Feyles (2012) afferma che, sebbene accomunati da un riferimento a qualcosa che è stato, i concetti di ritenzione, rimemorazione e ricordo instaurano un rapporto con il passato profondamente diverso l’uno dall’altro. A partire dagli anni Sessanta, anche le neuroscienze e gli studi cognitivi hanno posto l’enfasi sull’esistenza di una pluralità di memoriae: Milner (1962) ha còlto la distinzione tra memoria dichiarativa e memoria procedurale, e Atkinson e Schiffrin (1968) hanno proposto un modello che distingue tra memoria sensoriale, a lungo e a breve termine. Tali modelli sono stati progressivamente approfonditi e integrati (Brandimonte 2004a; Squire & Wixted 2020) e oggi la memoria viene di solito concepita in un’ottica pluralistica. Si distingue, per lo più, tra memoria a breve termine, che mantiene disponibili un numero limitato di informazioni per un periodo di tempo ridotto (Baddeley 2003), e memoria a lungo temine, suddivisa in dichiarativa e procedurale o esplicita e implicita (Ullman 2001a, b; 2004; Brandimonte 2004b). Modelli alternativi contemplano, invece, una tripartizione tra memoria a breve termine, memoria di lavoro, intesa come la facoltà che trattiene ed elabora l’informazione nel processo cognitivo, e memoria a lungo termine, la facoltà che archivia i ricordi permanenti (Dell’Osso & Conti 2017). Da ultimo, ma non per importanza, A. Assmann contesta il dualismo insito nel binomio concettuale ricordare/dimenticare, individuando – dopo aver già identificato i miti e i simboli del ricordo (Assmann 2002) – anche le soluzioni di continuità che caratterizzano il suo presunto opposto, l’oblio. Distingue, così, il dimenticare automatico, difficile davanti a una vicenda o a un passato dolorosi, dal dimenticare conservativo e selettivo, repressivo e difensivo, costruttivo e terapeutico (Assmann 2019).

Muovendo da queste premesse, le giornate di studi intendono contribuire al dibattito sulle molteplici declinazioni che il concetto di memoria può assumere, sui legami tra linguaggio, scrittura e configurazioni della memoria, e su come le ‘fenomenologie della memoria’ possano essere indagate a partire dagli strumenti metodologici della linguistica, dell’analisi filologica e della critica letteraria.

In ambito letterario, il rapporto tra scrittura e memoria è centrale in una molteplicità di contesti, da quelli soggettivi, più presenti nella scrittura autobiografica che vanno a scandagliare anche le dimensioni psicologiche e dell’inconscio nella memoria involontaria, o collettivi, che contemplano maggiormente meccanismi di riconoscimento culturale, come nella narrativa storico-documentaristica, con il coinvolgimento dei temi dell’identità, della memoria morale, fino ad abbracciare gli ambiti della post-memoria e i trauma studies. Nelle sue molteplici rappresentazioni, la memoria si configura sia come un dispositivo affettivo-emozionale, esemplificato da espressioni come by heart/ de cor/ par coeur, sia come un paradigma cognitivo di primaria importanza (a memoria), che, come uno strumento capace di assolvere funzioni, culturali e sociali primarie, incidendo in modo significativo sul processo di costruzione dell’identità individuale e collettiva. A tal proposito, è opportuno evidenziare la stretta connessione che intercorre, ad esempio, tra i trauma studies e il vasto campo di ricerca interdisciplinare dei memory studies. Concretamente, le riflessioni sui concetti di trauma (Caruth 1996; La Capra 2005), memoria collettiva (Halbwachs 2010), post-memoria o trasmissione intergenerazionale (Hirsch 2012; Sarlo 2005) costituiscono una sorgente alla quale attingere ai fini di una analisi e una comprensione delle forme letterarie attraverso le quali si plasmano le memorie nel tempo. Diverse sono le declinazioni attraverso cui il tema del tempo e della sua rigenerazione attraverso la memoria si affermano sin dagli albori del Novecento; lo sguardo proustiano, la teoria dell’eterno ritorno nietzschiano, gli esiti della teoria bergsoniana, della psicanalisi freudiana e dell’esistenzialismo heideggeriano o, ancora, della fenomenologia di Husserl, si palesano tra rimembranza, epifanie e correlativi oggettivi, o, in arte, nelle più icastiche concrezioni avanguardiste, come la persistente memoria di orologi molli. Si tratta, è certo, di un sentimento frammentario, plurimo, come quello dei sentieri borgesiani che si biforcano. Come sottolinea Svetlana Aleksievič (2016), il tempo della memoria, nella sua definizione di “tempo di seconda mano”, è una esperienza impellente e necessaria, tanto più in una realtà contemporanea parcellizzata, sempre meno consapevole e pericolosamente appiattita nel presente. In tal senso, nella storia più recente si collega anche un’ulteriore riflessione, rappresentata dal recupero distorto dei fatti e dei fenomeni, ovvero dagli “abusi della memoria”,  come li definisce Todorov (2019).

In ambito linguistico, comprendere i principi di carattere universale imposti dai vincoli cognitivi e neurobiologici dei meccanismi della memoria, risulta imprescindibile in ogni tipo di analisi. La dialettica tra memoria dichiarativa e procedurale è cruciale tanto nel definire la struttura sincronica del sistema di ogni lingua naturale quanto nella comprensione dei meccanismi che sovrintendono all’acquisizione e al mutamento linguistico (Lazzeroni 2019). I circuiti neurali della memoria sono coinvolti in patologie come la dislessia e il disturbo specifico del linguaggio (Duff & Piai 2020), e giocano un ruolo sia nell’apprendimento delle lingue seconde (Ulmann 2001) che nella perdita delle competenze di una lingua in contesto di attrito (Schmid & Köpke 2019). Nel foggiare la storicità di ciascun sistema linguistico, a ciò che è universale si affianca ciò che è socio-culturalmente determinato. Le lingue storiche sono perciò, inevitabilmente, memoria collettiva di sistemi ideologici e culturali depositata in testi, sia scritti che orali. Una memoria che persiste, ad esempio, nella stratificazione di fasi diacroniche precedenti come varietà di uno stesso diasistema sincronico, nella trasmissione del pensiero metalinguistico della tradizione grammaticale, nella scelta di affidare alla scrittura alcuni generi testuali e non altri, ecc. L’interpretazione del dato linguistico non può dunque prescindere da una ricostruzione filologicamente fondata delle circostanze storiche e culturali che a quel singolo dato «hanno fatto da lievito e da cornice» (Lazzeroni 2001: 418). Per quanto concerne, infine, il campo di studi del Natural Language Processing, la disponibilità di memoria (byte) è diventata una problematica importante: se i Large Language Models sono più complessi ed elaborati, richiedono un’ampia quantità sia di dati, sia di potere computazionale: tra le sfide vi è dunque quella di trovare strategie per ottenere Small Language Models ad alte prestazioni, che richiedano meno dati e memoria di lavoro (Schick & Schutze 2021; Schridhar et al. 2023).

Infine, in ambito filologico, lo studio delle varie fasi di redazione di un testo, la sua ricostruzione sulla base di multiple stesure o della presenza di varianti (Italia, Raboni 2017), nonché l’individuazione di repertori intertestuali nel processo creativo o della riscrittura, permette, combianando prospettive linguistiche, stilistiche, letterarie e culturali (Musitelli & Del Vento 2023), di restituire le stratificazioni di memorie individuali e collettive, di recuperare testi dimenticati nel tempo, e di valorizzare il patrimonio della memoria condivisa dalle comunità (Alves 2010). Anche per ciò che concerne la trasmissione dei testi, il loro eventuale rapporto con l’oralità e le tecniche di memorizzazione, i processi di edizione (sia tradizionali sia digitali – Bonsi & Italia 2016) permettono la conservazione e la divulgazione del patrimonio culturale che, nel tempo, ha costruito la memoria identitaria di una comunità.

Si invitano gli interessati ad inviare proposte relative ai seguenti ambiti:

Ambito letterario: memoria individuale/collettiva, post-memoria, trauma studies, scrittura autobiografica, narrativa storico-documentaristica, identità e memoria.

Ambito linguistico: memoria e strutture del linguaggio (sui vari livelli: fonologico, morfologico, sintattico); memoria e mutamento linguistico; ricostruzione linguistica e culturale; tradizioni scrittorie e metalinguistiche; memoria, acquisizione e apprendimento linguistico; memoria e disturbi del linguaggio; memorie artificiali e linguistica computazionale.

Ambito filologico: filologia d’autore, Digital editions, trasmissione della memoria attraverso i testi, ricostruzione della memoria storica, ruolo della memoria nella trasmissione dei testi.

 

Bibliografia principale

ALEKSIEVIC, Svetlana (2016), Tempo di seconda mano, Milano, Bompiani,

ALVES, Fernanda Mota et al. (Orgs.) (2010). Filologia, memória e esquecimento, Ribeirão, Húmus.

ASSMANN, Aleida (2019). Sette modi di dimenticare, Bologna, il Mulino.

ASSMANN, Aleida (2002). Ricordare. Forme e mutamenti della memoria culturale, Bologna, il Mulino.

ATKINSON, Richard, & SHIFFRIN, Richard (1968). “Human memory: A Proposed System and Its Control Processes”, The Psychology of Learning and Motivation, 2, pp. 89-195.

BADDELEY, Alan (2003). “Working Memory and Language: an Overview”, Journal of Communication Disorders, 36(3), pp. 189–208.

BONSI, Claudia & ITALIA, Paola (a cura di) (2016). Edizioni critiche digitali/Digital critical editions. Edizioni a confronto/Comparing editions, Roma, Sapienza Università Editrice.

BOSI, Alfredo (org.) (1992). Tempo e História, São Paulo, Companhia das Letras.

BRANDIMONTE, Maria Antonella (2004a). Psicologia della memoria, Roma, Carocci editore.

BRANDIMONTE Maria Antonella (2004b). “Sistemi di Memoria”, in Zorzi M. e Girotto V. (a cura di), Fondamenti di Psicologia generale, Bologna, Il Mulino, pp. 127-155.

CARUTH, Cathy (1996). Unclaimed experience: Trauma, Narrative, and History,Baltimore, John Hopkins University Press.

DELL’OSSO, Liliana & CONTI, Luciano (2017). La verità sulla menzogna: Dalle origini alla post-verità, Pisa, Edizioni ETS.

DUFF, Melissa, & PIAI, Vitòria (2020). Language and Memory: Understanding their Interactions, Interdependencies, and Shared Mechanisms, Frontiers Media SA.

FERRETTI, Maria (1993). La memoria mutilata: la Russia ricorda, Milano, Corbaccio.

FEYLES, Martino (2012). Studi per la fenomenologia della memoria, Milano, Franco Angeli.

GRÉSILLON, Almuth (1994). Élements de critique génétique,Paris, PUF.

HALBWACHS, Maurice (2010). La memoria colectiva,Buenos Aires, Miño y Dávila.

HIRSCH, Marianne (2012). The Generation of Postmemory: Writing and Visual Culture After the Holocaust,New York, Columbia University Press.

HUSSERL, Edmund (1981). Per la fenomenologia della coscienza interna del tempo (1893-1917), Ed. Italiana a cura di Alfredo Marini, Milano, Franco Angeli.

ITALIA, Paola. (2013). Editing Novecento, Roma, Salerno editrice.

ITALIA, Paola. (2020). Editing Duemila, Roma, Salerno editrice.

ITALIA, Paola & RABONI, Giulia (2017). Che cos’è la filologia d’autore, Roma, Carocci.

MUSITELLI, Pierre & DEL VENTO, Christian (2023). Gli “scartafacci” degli scrittori, Roma, Carocci.

LACAPRA, Dominick (2005). Escribir la historia, escribir el trauma, Buenos Aires, Nueva Visión.

LAZZERONI, Romano (2001), “Etimologie sbagliate”, in Benedetti, M. (a cura di), Fare etimologia. Presente, passato e futuro della ricerca etimologica, Roma, Il Calamo, pp. 411-419.

LAZZERONI, Romano (2019). “Divagazioni conviviali su deriva, marcatezza e memoria”, in Pastore Stocchi M. (a cura di), I Deipnosofisti lincei. Omaggio a Maurizio Vitale, Roma/Padova, Antenore, pp. 175-194.

Milner. Brenda (1962), Les troubles de la memoire accompagnant des lesions hippocampiques bilaterales, in Physiologie de l’hippocampe. Paris, Editions du Centre National de la Recherche Scientifique, pp. 257-272.

OLNEY, James (1999).Memory and Narrative: The Weave of Life-Writing, Chicago, University of Chicago Press.

PICCARDI, Duccio, ARDOLINO, Fabio, CALAMAI Silvia (a cura di). (2019). Gli archivi sonori al crocevia tra scienze fonetiche, informatica umanistica e patrimonio digitale, Studi AISV 6, IT: Officinaventuno.

SARLO, Beatriz (2005). Tiempo pasado. Cultura de la memoria y giro subjetivo. Una discusión. Buenos Aires, Siglo XXI editores Argentina.

SQUIRE, Larry R & WIXTED, John T. (2011). “The Cognitive Neuroscience of Human Memory Since H.M.”, Annual Review of Neuroscience, 34 (1), pp. 259-288.

SCHICK, Timo & SCHÜTZE, Hinrich. 2021. It’s Not Just Size That Matters: Small Language Models Are Also Few-Shot Learners. Proceedings of the 2021 Conference of the North American Chapter of the Association for Computational Linguistics: Human Language Technologies, 2339–2352.

SCHMID, Monika S. & KÖPKE, Barbara (a cura di) (2019). The Oxford Handbook of Language Attrition, Oxford, Oxford University Press.

SHRIDHAR, Kumar STOLFO, Alessandro & SACHAN, Mrinmaya. 2023. Distilling Reasoning Capabilities into Smaller Language Models. Findings of the Association for Computational Linguistics: ACL 2023, 7059–7073, Toronto, Canada: Association for Computational Linguistics.

TELLES, Célia M. & SANTOS, Rosa B. (Orgs.) (2012). Filologia, críticas e processos de criação, Curitiba, Appris.

TODOROV, Cvetan (2019), Abusi della memoria, Meltemi.

TODOROV, Cvetan (2019), Memoria del male, tentanzione del bene, Garzanti.

ULLMAN, Michael T. (2001a). “The Neural Basis of Lexicon and Grammar in First and Second Language: The Declarative/Procedural Model”, Bilingualism: Language and Cognition, 4 (2), pp. 105-122.

ULLMAN, Michael T. (2001b). “The declarative/procedural model of lexicon and grammar”, Journal of Psycholinguistic Research, 30 (1), pp. 37-69.

ULLMAN, Michael T. (2004). “Contribution of memory circuits to language: The declarative/procedural model”, Cognition 92, pp. 231-270.

ZACCARELLO, Michelangelo (2019). Testo, teoria, edizione. Come cambia la filologia nel contesto digitale, Ecdotica, 16, pp. 186-201.

ZACCARELLO, Michelangelo (a cura di). 2019. Teoria e forme del testo digitale. Roma, Carocci.

Passaggio d'anno - 2023-2024

30 gennaio 2024, ore 9:30 Aula Magna di Palazzo Matteucci

9:30     Ludovica Cerini (XXXVI ciclo; supervisore: A. Lenci)

9:50     Paolo Pedinotti (XXXVI ciclo; supervisore: A. Lenci)

10:10   Giulia Greco (XXXVI ciclo; supervisore: D. Romagno)

10:30   Carolina Marescotti (XXXVI ciclo; supervisore: D. Romagno)

10:50   Valérie Tosi (XXXVI ciclo; supervisore: B. Rizzardi)

11:10   Marta Capossela (XXXVI ciclo; supervisore: M. Sabbatini)

11:30   Giovanni Pontolillo (XXXV ciclo; supervisore: A. Sanna)

11:50   Filippo Saettoni* (XXXVII ciclo; supervisore: S. Bruti)

*passaggio d’anno

Per partecipare da remoto si può cliccare su questo link

oppure scansionare il seguente QR code:

Informazioni dettagliate su ciascuno di questi eventi sono disponibili sulle pagine dedicate.

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